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Non sono una Musicista. Non sono una lavoratrice dello spettacolo. Ma nella vita... voglio vivere di Musica.

IVAN MORO: «Il basso elettrico fu tra gli ultimi strumenti che ebbi modo di suonare, ma me ne innamorai letteralmente.»

Sticky post

Oggi è il compleanno del Maestro IVAN MORO.

Un Artista eccezionale che quando lo si ascolta suonare, riesce a catapultarti nei tuoi mondi interiori, annullando completamente ciò che ti circonda.

LA BIOGRAFIA

Nato il 7 Gennaio 1985, Ivan Moro all’età di soli 7 anni inizia a studiare pianoforte e tastiere come autodidatta e in seguito con il maestro

Christian Moro.

Da Settembre 2004 a Giugno 2007 frequenta il corso di basso elettrico presso il CPM (Centro Professione Musica di Franco Mussida) a Milano, sotto la guida dei maestri Dino D’Autorio, Patrick Djivas e Siro Burchiani per quanto riguarda la tecnica strumentale, e con Massimo Colombo per teoria, armonia e solfeggio.

Dal 2004 al 2011 collabora come bassista e corista in alcune band inedite (tra cui i Dionæa con la quale pubblica 3 demo arrivando secondi al concorso “Emergenza Festival”) e varie cover/tribute band, esibendosi in svariati locali del nord Italia.

Nel Settembre 2007 inizia a tenere lezioni private di basso elettrico fino ad Agosto 2011, anno in cui diviene membro ufficiale dei FINLEY (con cui fonda l’etichetta discograficaGruppo Randa S.r.l.”).
Da Ottobre 2015 insegna presso le “Scuole di Musica Niccolò Paganini” (qui il LINK di presentazione del suo corso).

L’INTERVISTA

Da quando mi sono resa conto che la Musica sarebbe stata la mia strada, sono sempre stata curiosa di capire come e in che modo gli Artisti con cui ho a che fare, abbiano avuto anch’essi questa “illuminazione” e si siano approcciati ad essa, quindi ti chiedo: in che modo ti sei reso conto che la Musica sarebbe stata la tua vita?

«Mi sono reso conto che la musica avrebbe fatto parte della mia vita quando avevo 15/16 anni.

In quegli anni smisi di fare sport perché passavo intere giornate ad ascoltarla e sentivo di avere una marcia in più in quell’ambito.

Notai che mi veniva particolarmente facile approcciarmi a diversi strumenti imparandone dapprima il ruolo e le loro peculiarità all’interno del contesto musicale, dopodiché ne assimilavo la parte suonata facendo molta meno fatica rispetto ad altri. 

Sono stato circondato da musicisti fin da bambino: mio nonno da parte materna era un ottimo tenore e strimpellava la chitarra, l’altro nonno era liutaio e chitarrista, mio fratello tastierista/organista, mia madre e mio padre appassionati di musica e quest’ultimo anche un pochino fisarmonicista.

Il basso elettrico fu tra gli ultimi strumenti che ebbi modo di suonare, ma me ne innamorai letteralmente… al pari della batteria, del pianoforte e del canto (che continuo a praticare da autodidatta).»

Sicuramente un musicista del tuo livello avrà un’ampia gamma di ascolti, ma ci sono dei generi musicali che proprio non sopporti?

«Ho sempre ascoltato musica a 360º apprezzandone ogni sua sfaccettatura.

Penso non ci sia genere musicale al mondo che io non abbia ascoltato nell’arco dei miei, ormai, 38 anni. 

Forse gli unici 2 generi in cui faccio veramente fatica a trovarci del bello sono il “Reggaeton” e la “Trap”. Anche se quest’ultima potrebbe avere del potenziale se messa nelle mani di chi conosce davvero bene l’armonia e l’arrangiamento (senza limitarsi ai soliti cliché, sia dal punto di vista testuale che musicale).»

Ci sono degli artisti ai quali sei particolarmente legato, e perchè?

«Di artisti a cui sono legato ce ne sono tantissimi e per motivi diversi.

Per menzionarli tutti dando poi una spiegazione ci vorrebbero forse delle ore perciò mi limiterò ai primi che mi vengono in mente.

JEFF BUCKLEY per il talento vocale inarrivabile e per aver scritto uno tra i 3/4 album della storia che avrei tanto voluto comporre e pubblicare. Che mi ha da sempre accompagnato lungo tutto il percorso della mia vita, sia nei momenti più tristi, sia in quelli più gioiosi: “GRACE”.

DEVIN TOWNSEND per la sua genialità, versatilità e follia… oltre al fatto che ha composto autentici capolavori, tra cui “TERRIA”. Un altro di quei gioielli che avrei tanto voluto potesse appartenere alla mia discografia.

Per quanto riguarda le colonne sonore (che amo) direi in primis VINCE DICOLA per il suo magistrale uso dei “rivolti” in tutte le colonne sonore che portano la sua inconfondibile firma. Un modo bellissimo e affascinante di colorare gli accordi che ho sempre amato, tanto da provare negli anni a farlo diventare parte integrante del mio stile bassistico, cercando di diffonderlo il più possibile anche in generi, come ad esempio il “punk-rock”, in cui spesso le toniche la fanno da padrone. HANS ZIMMER (epico). THOMAS NEWMAN (emotivo). ENNIO MORRICONE e JOHN WILLIAMS (maestri). JAMES HORNER (corale) e DANNY ELFMAN (ipnotico).

Meglio non stare a menzionare i compositori di musica classica. Finirei con l’annoiarvi vista la mole di personaggi di quell’epoca (dal 600 al 900) che ammiro e ascolto abitualmente.

Se invece parliamo di band non potrei non citare i PINK FLOYD: probabilmente la mia band preferita in assoluto. QUEEN, THE BEATLES e LED ZEPPELIN per il loro talento e la capacità innata di creare hit pazzesche e intramontabili. GENESIS, YES e DREAM THEATER per come seppero coniugare tecnica ed espressività. THE DOORS e JIMI HENDRIX per aver insegnato al mondo cosa volesse dire “viaggiare con la mente verso paesaggi musicali all’avanguardia”. PANTERA, KORN, MESHUGGAH e RAGE AGAINST THE MACHINE per l’attitudine e la rabbia, per la magia della loro musica. Per la capacità di sfornare riff in grado di coinvolgere anche la persona più disinteressata. E mille altri ancora che in un modo o nell’altro mi hanno influenzato e fatto innamorare de “l’arte delle muse”.»

Ultima domanda per riuscire a percepire DA CHI un Artista come te, ha tratto spunto per diventare chi è oggi.

Chi è il tuo mentore al livello bassistico?

«Il mio mentore a livello bassistico è stato senza ombra di dubbio JACO PASTORIUS per il suo stile unico, sperimentale e ineguagliabile. Per avermi illuminato sullo sconfinato potenziale di questo strumento dalla tessitura grave, facendomene innamorare al primo ascolto. Oltre a farmi comprendere che il suo ruolo in una band non era solo quello di “accompagnamento e supporto ritmico-armonico“, ma anche solistico e virtuoso. Il tutto senza mai perdere di vista la vera essenza del basso elettrico e tutta la parte emozionale che sapeva sprigionare con quelle dannate 4 corde.”

Infine Ivan ci tiene a lanciare un messaggio importante per chiunque tenda ad approcciarsi a questo mondo artistico:

«Penso che lo scopo di un buon musicista non dovrebbe mai essere quello di “assomigliare a qualcuno”. Bensì quello di trovare il proprio stile per cui essere riconosciuto e/o ammirato, provando (se possibile) a diventare quel musicista che si sarebbe voluto ascoltare, ispirando chi ti ascolta. 

Nel mio piccolo penso di esserci riuscito (se totalmente o solo in parte lascio che siano gli altri a giudicarlo). Questo perché negli anni sono diventato quel bassista che mi sarebbe piaciuto ascoltare da adolescente (anche se nella musica, come in ogni ambito, c’è sempre qualcosa da imparare, da migliorare e da “rubacchiare” ad altri!!).

L’ingrediente fondamentale deve essere sempre quello della curiosità. Se a questa si aggiungono talento, umiltà, tenacia, intraprendenza, carattere e stile ecco che si può seriamente ambire a entrare nell’Olimpo dei GRANDI!!»

Stay Rock!

AlEmy

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Merging Beats, Silly Sam, Drum ‘n Jack – Songs of the Week

Merging Beats, Silly Sam e Drum ‘n Jack sono i nuovi protagonisti del nostro format Songs of the Week.

Merging Beats

Songs of the Week

Songs of the Week è un format che ci permetterà di conoscere le nuove uscite di tre artisti selezionati di settimana in settimana!

Pronti a “viaggiare” insieme a noi attraverso questi brani?

Me ne Frego” il nuovo brano dei Merging Beats

Merging Beats è energia pura, un mix di rock alternativo, riff potenti e melodie intense. Nati a Milano nel 2018, hanno affinato il loro sound tra palchi e festival, fino a trovare la loro voce: un rock crudo e raffinato, contaminato da influenze progressive e metal.

Dopo l’EP “Easy Play” (2022), che li ha portati fino al palco dell’Ariston per Sanremo Rock, il 2023 segna la svolta con “Non Avere Paura“, il primo album interamente in italiano, pubblicato con Volcano Records PromotionThe Orchard (by Sony).

Nel 2024 portano la loro musica in tutta Italia, aprendo al Banco del Mutuo Soccorso e Neil Zaza, e conquistiamo Bonefro Rock.

La loro missione?

Fondere battiti, ritmi e persone in un’esperienza live potente e autentica.

PARLIAMO DEL BRANO

“Me ne frego” è il nuovo singolo dei Merging Beats: un grido di liberazione per chi non si conforma.

In un’epoca che celebra solo il successo e la performance, il brano si schiera dalla parte di chi non si adatta, di chi ha fallito ma non ha smesso di lottare.

Un manifesto sonoro di ribellione e orgoglio, che unisce l’energia del rock alternativo a cassa dritta, synth taglienti e chitarre aggressive.

Con “Me ne frego”, i Merging Beats trasformano la sconfitta in atto di resistenza, invitando chiunque si senta fuori posto a ballare sopra il giudizio altrui. Un inno per perdenti fieri, scritto per accendere i palchi e scuotere le coscienze.

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Merging Beats SOCIALS: Instagram – YouTube – Spotify

Non ho tempo” il nuovo brano di Silly Sam

Classe 2002, Silly Sam, nome d’arte di Samuele Buchsbaum, si forma all’interno della scena hip hop udinese, per poi esordire a Milano nel 2020
unendo le metriche del rap alle nuove sonorità pop punk.

Attraverso testi affilati come rasoi si muove tra temi socialmente scomodi, cercando di portare positività e ottimismo a coloro che si sentono sbagliati, facendo la guerra ai pregiudizi, alla polemica e alle critiche.

«Non ho tempo per scrivere una descrizione del brano e scommetto che tu non hai tempo per leggerla.

Proprio di questo parla il brano, ma ascoltalo che fai prima.»

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Silly Sam SOCIALS: Instagram – YouTube – Spotify

Habitat” il nuovo brano dei Drum ‘n Jack

Drum N’ Jack sono una band toscana che affonda le proprie radici nell’amicizia fraterna tra Riccardo (Drum) e Giacomo (Jack). Formatisi nel 2022 e affiancati dal chitarrista e produttore Simone e dal bassista e videomaker Armando, la band rilascia in pochi mesi i primi singoli tra i quali spiccano “Ricominciamo da noi”, brano simbolo della loro rinascita, “Millennials”, un esplosivo e nostalgico tributo alla loro generazione, “Fai di me ciò che ti pare” e “Sembra Impossibile”, ballad folk-rock con la quale i ragazzi lucchesi raggiungono la finale di Sanremo Rock & Trend 2023 al teatro Ariston.

Nel 2024 i Drum N’ Jack sono stati ospiti a Radio 2 nella trasmissione “Sogni di Gloria”, a Rai 2 nella trasmissione “E viva il Videobox” e in estate hanno aperto il concerto degli Alkaline Trio al Bay Fest di Rimini.

A maggio 2025 la band si è esibita nella prima tappa del tour “Estate Nostalgia 2025” di Radio Nostalgia e in estate suonerà, fra gli altri, al Pistoia Blues, alla tappa altopascese del tour di Nostalgia ‘90 e al BEAT Festival di Empoli.

PARLIAMO DEL BRANO

“HABITAT” parla della crisi dei trent’anni che attraversa oggi la generazione dei millennials, gli eterni Peter Pan cresciuti a cavallo fra gli anni ’90 e 2000.

Tanti i riferimenti alla cultura pop di quel periodo: da Tarantino e De Niro a Blink-182 e gli Articolo-31, con una dedica particolare rivolta agli 883 che forse più di altri hanno segnato e cresciuto un’intera generazione di nostalgici. Insomma, tutti riferimenti forti di un’epoca a cui i trentenni di oggi sono ancora indissolubilmente legati.

Il brano segue un po’ lo stile pop punk dei precedenti singoli, ma con sonorità forse più crude ed essenziali. Le strofe sono incalzanti e il ritornello è uno sfogo che risuona come una disperata richiesta di aiuto.

Il testo è molto diretto e racchiude dentro sé emozioni diverse e contrastanti: consapevolezza, rimpianti e un pizzico di depressione; ma anche speranza, ribellione e voglia di rivincita.

LE PAROLE DELLA BAND

«Ma chi l’ha detto che a 30 anni non è più concesso avere un sogno?

“HABITAT” è il grido di un uomo imprigionato in una vita che non sente sua, come un animale tenuto in cattività, fuori dal suo habitat appunto. La crisi esistenziale di un trentenne che ha smarrito la propria identità, schiacciato dalle aspettative esterne e perennemente frustrato per quello che non è stato, in un passato da cui non riesce ad allontanarsi.»

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Drum N’ Jack SOCIALS: Instagram YouTube – Spotify

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Stay Rock!

AlEmy

Kypra, Le Distanze, Jack’s London Project – GROOVER

Kypra, Le Distanze e Jack’s London Project sono i nuovi protagonisti dei brani che abbiamo conosciuto grazie a Groover.

Le Distanze

GROOVER

Attraverso la piattaforma GROOVER abbiamo scoperto dei brani davvero interessanti, pronti a “viaggiare” insieme a noi?

COREOMANIA” il nuovo brano dei Kypra

I Kypra prendono il nome dalla Dea Madre Picena e sono un gruppo folk metal formato nel 2018 a Fermo. Traggono ispirazione per i propri brani dal profondo rispetto per il folklore marchigiano e la storia picena, con un suono distintivo, risultato delle differenti esperienze musicali dei componenti.

Un insieme eterogeneo di generi ed influenze musicali il cui unico denominatore è il legame con le proprie radici.

Il repertorio comprende per la maggior parte brani originali composti interamente dai membri della band, ma non mancano rivisitazioni di brani tradizionali del folklore di tutta Europa.

La musica dei Kypra è quindi un insieme di tradizione e innovazione, che accompagnerà il pubblico tra Storia e Leggenda, nel ricordo (o nella scoperta) di tempi e luoghi ormai lontani dall’Uomo contemporaneo.

PARLIAMO DEL BRANO

“COREOMANIA” è il racconto di una leggenda ambientata a Strasburgo nel 1518 conosciuta anche come PIAGA DEL BALLO. Si narra infatti che una donna, Frau Troffea, inizò improvvisamente e senza motivo apparente a danzare forsennatamente, o meglio a muoversi in una serie di torsioni, giravolte e scatti asincroni e scoordinati, per le strade della città.

Il ballo si protrasse per giorni interi contagiando e coinvolgendo moltissime altre persone del paese. L’isteria di massa, così viene anche ricordata, termina con la morte dei contagiati.

Nel video ufficiale, uscito il 6 giugno 2025, solo qualcuno si salverà e potrete scoprire i retroscena di questa strana leggenda.

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Kypra SOCIALS: Instagram – YouTube – Spotify

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Da tempo” il nuovo brano dei Le Distanze

I Le Distanze sono composti da tre membri: Andrea Manuel Pagella, Corinna Lanari e Saverio Campese. Suonano insieme da cinque anni. Andrea, pianista e cantante della band, è anche compositore dei brani, sia per la musica che per i testi.

Il cantante frequenta il Conservatorio di Genova per sette anni, ma ha iniziato a studiare musica sin da piccolissimo, così come il batterista Saverio e la bassista e corista Corinna.

Nei primi due anni di attività, nonostante le difficoltà legate al Covid, la band ha partecipato a vari concorsi. Sono stati ospiti durante la settimana del festival a CasaSanremo, dove si sono esibiti con il brano “Rimani qui“, che fa parte della colonna sonora del film The Mirror, candidato al David di Donatello.

Hanno vinto il premio nella sezione Trend di Sanremo Rock. Ottenuto il secondo posto al Sanremo Live in the City, e vinto il premio radiofonico, accompagnato dal secondo posto al Gran Gala di San Marino nel 2021.

Nel 2022 la band è stata ospite a tutte le finali regionali estive di Sanremo Rock&Trend e ha tenuto il primo concerto gratuito aperto al pubblico a Marsciano. Sullo stesso palco dove si esibì Elisa Toffoli il giorno precedente.

Alla fine dello stesso anno hanno registrato il loro primo album, che con il singolo “Sì, non ci penso!” ha raggiunto un milione di visualizzazioni su YouTube in un mese. L’album, insieme all’intero EP, è stato pubblicato nell’estate dell’anno successivo.

Il loro tour del 2023 è iniziato con l’invito da parte di Firenze Rock, che li ha ospitati come apertura del concerto dei britannici The Who, insieme ad artisti di rilievo come Tom Morello.

Nel 2024, hanno suonato anche sul palco di “Deejay on Stage”, aprendo i concerti di Clara e Alessandra Amoroso.

Il 31 gennaio 2025 è uscito il singolo “Quelli come Me e mE“, che darà il nome al loro prossimo album.

“DA TEMPO” è il nuovo singolo dei Le Distanze disponibile sulle piattaforme digitali di streaming e in rotazione radiofonica dal 18 aprile 2025.

PARLIAMO DEL BRANO

“DA TEMPO” è un brano intenso che esplora il momento in cui ci si rende conto di non essere più bambini, ma di essere diventati adulti, con un forte senso di malinconia.

Il sound unisce l’alternative rock degli anni ’90 alla pop elettronica dei 2000, il tutto reinterpretato in una chiave moderna.

LE PAROLE DEI LE DISTANZE

«“DA TEMPO” è un brano molto potente, personalmente uno dei miei preferiti fino ad ora, per sonorità e alternanze armoniche.

Nel testo mi ci rivedo tanto e credo che tutti possano come me rivedercisi.

Questo brano nasce da un improvvisazione pianistica: mi succede spesso di improvvisare e registrarmi. Ho preso spunto dalla melodia ritmica presente nella canzone, la melodia vocale poi è venuta da se.

In fase di registrazione ci siamo soffermati assieme al nostro produttore Fabrizio Simoncioni, sul riprodurre tutto ciò che avevamo in testa attraverso attrezzature particolari e filtri di alto livello.»

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SCELTE” il nuovo brano dei Jack’s London Project

I Jack S. London Project sono un gruppo musicale che nasce a Roma nel 2011.

I testi e le musiche sono di Jacopo Saltari (voce e chitarra), e incontrano prima i ritmi e le idee di Andrea Vittozzi alla batteria e subito dopo le linee melodiche di Marco Garripoli al basso.

Le influenze musicali rock, noise, grunge e metal (Litfiba, Zen Circus, Marlene Kuntz, Ministri, Nirvana, Pearl Jam, Red hot Chili Peppers, Metallica, Dream Theater, Muse) danno vita a un power trio molto potente, che bada molto alla sostanza e meno al virtuosismo, con sonorità più “sporche e cattive” unite a testi cantati in italiano.

Dopo anni di prove e piccoli concerti, nel 2022 i Jack S. London Project arrivano all’incisione dei lori brani presso lo studio di registrazione Strastudio di Roma, con la produzione artistica di Giorgio Maria Condemi (chitarrista di Francesco Motta, Giovanni Truppi, Andrea Satta, Marina Rei, Bassista per Lepre) e Giovanni Istroni (Orchestra di Piazza Vittorio).

A Dicembre 2023 esce il primo album “VITE DA AUTOMI” autoprodotto, che comprende 8 brani che alternano sonorità potenti a delle ballad.

Segue un periodo di concerti in giro per la Capitale e nel frattempo non smettono le registrazioni, infatti a Dicembre 2024 esce il secondo album “SCELTE“.

Come il precedente è autoprodotto e comprende 8 nuovi brani e, come per il primo disco, è sempre l’ultima canzone a dare il nome all’album.

Nei live si unisce al gruppo Leonardo Filippo Longhi Persico come chitarrista, e in questo periodo continuano i concerti per i locali di Roma.

Le copertine degli album e il logo del gruppo sono stati ideati dal batterista Andrea Vittozzi.

PARLIAMO DEL BRANO

SCELTE” è la naturale prosecuzione del primo album, ma si da più spazio alla quotidianità, ai problemi legati alla vita in una grande città come Roma: l’amore, le aspettative, i legami familiari, la rabbia, le scelte che condizionano il nostro presente, sia quelle effettuate che quelle subite, il sapersi muovere tra casa, lavoro, famiglia, amori, amicizie, il sapersi fermare a comprendere quello che accade giorno per giorno.

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Jack S. London Project SOCIALS: Instagram – YouTube – Spotify

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AlEmy

LOST, Silly Sam & Vince, Stefano Attuario – Songs of the Week

LOST, Silly Sam & Vince e Stefano Attuario sono i nuovi protagonisti del nostro format Songs of the Week.

LOST

Songs of the Week

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Amen” il nuovo brano di Stefano Attuario

Stefano Attuario, cantautore e scrittore comasco, ha iniziato il suo percorso musicale da autodidatta, coltivando un linguaggio artistico che unisce parola e suono in un’espressione fortemente personale.

Autore dei romanzi “Beautiful Day” e “Leggero il peso dell’amore“, ha ottenuto riconoscimenti anche in ambito poetico con testi come “Morte Amica“, dedicato a David Bowie. Attuario è stato anche conduttore radiofonico su GBJ International con il programma “BlackOut“.

Nel 2023 ha debuttato come solista con il singolo “Un Demone La Mia Morale“, seguito da “Liberi Respiri” (in collaborazione con Ray Heffernan) e da “Arcobaleni in bianco e nero“, tutti accompagnati da videoclip diretti dall’artista e regista Lory Muratti.

Nel 2024 ha pubblicato l’album “Nemesi” (Terzo Millennio Records), prodotto da Max Zanotti (già leader dei Deasonika e Casablanca), ricevendo numerosi riconoscimenti internazionali per i videoclip dei singoli estratti.

A marzo 2025 è uscito il singolo “Insetti“, sempre prodotto da Zanotti, accolto con entusiasmo dalla critica e presentato in anteprima su Sky TG24, aprendo la strada al nuovo progetto discografico “Babele“, in uscita nel corso dell’anno.

Con “AMEN”, Stefano Attuario continua a confermarsi come una delle voci più interessanti e profonde del nuovo cantautorato italiano, capace di fondere narrativa, musica e visione.

PARLIAMO DEL BRANO

Con la produzione artistica di Max Zanotti, “AMEN” è una canzone che mette in luce tutta la fragilità e la forza di chi sceglie di credere in se stesso, nonostante i giudizi, le aspettative altrui e le ombre del dubbio. È una preghiera laica e un atto di ribellione insieme: un invito a trovare, nella musica e nell’arte, un rifugio dove ogni verso diventa una dichiarazione d’indipendenza e ogni nota un grido di libertà.

In questo ambiente sonoro, chiaroscurale e coinvolgente, strumenti acustici e sintetizzatori si intrecciano per creare un’atmosfera intima e suggestiva, capace di evocare dolore e speranza, sconfitta e rinascita. Le voci – spesso sussurrate – diventano dialogo interiore, mentre la progressione armonica accompagna l’ascoltatore lungo un percorso di trasformazione emotiva.

Il testo (denso, poetico e simbolico) affronta la solitudine dell’anima che cerca sé stessa. Immagini forti come “la vena solitaria che recita il suo rosario” o “l’assenzio sotto forma di fata verde” danno corpo a emozioni complesse come il disagio, la malinconia e la ricerca di significato. Le rime, descritte dall’autore come “talismani”, diventano protezione e strumento di sopravvivenza in un mondo incerto.

Con “Amen”, Stefano Attuario conferma la sua capacità di fondere parole e musica in un racconto esistenziale autentico, dove la vulnerabilità diventa potenza espressiva, e l’arte un luogo di rifugio e verità.

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Uno a posto” il nuovo brano di Silly Sam & Vince

VI PRESENTIAMO SILLY SAM

Classe 2002, Silly Sam (nome d’arte di Samuele Buchsbaum) si forma all’interno della scena hip hop udinese, per poi esordire a Milano nel 2020 unendo le metriche del rap alle nuove sonorità pop punk.

Attraverso testi affilati come rasoi si muove tra temi socialmente scomodi, cercando di portare positività e ottimismo a coloro che si sentono sbagliati, facendo la guerra ai pregiudizi, alla polemica e alle critiche. Con la sua musica che mescola il flow del rap alla potenza del pop punk è finito nelle playlist editoriali di Spotify sanguegiovane e New Music Friday Italia.

Negli anni ha macinato date tra il Nord e il Centro Italia, partecipando a varie serate (Emo Night, Emo Sucks, Punk Rock Night, Pop Punk Mosh Party, That’s so Emo!, FestivalPark, Bloc Freaks, All The Punx Kids) e aprendo ad artisti come Il Pagante, Eyes Set to Kill, Psycho Village, Logan17, Sunset Radio, xDiemondx e WEL.

VI PRESENTIAMO VINCE

Vince, nome d’arte di Leonardo Vicentini, nasce nel 2000 a Rovereto (TN).

Il progetto nasce dalla gabbia del lockdown e viene nutrito a Milano, città da cui è stato adottato per concentrarsi sulla sua passione per la musica. Cresciuto con il rock classico e formatosi con il pop punk dei primi Duemila, il suo stile coniuga la cura al dettaglio tipico del primo e l’entusiasmo e lo slancio propri del secondo, unendoli in una formula pop rock fresca e impattante.

L’obiettivo di Vince è portare qualcosa di nuovo nella scena, che parli il linguaggio dei giovani ma con la qualità di una volta: in un mondo fatto di produttori e MIDI, di algoritmi e playlist editoriali, punta sull’analogico e sulle sale prove, ricerca i graffi e il sudore.

PARLIAMO DEL BRANO

Dare voce ad una generazione che si sente sempre fuori posto: Vince e Silly Sam uniscono le forze per un brano pop punk dall’energia diretta e travolgente.

“Uno a posto” nasce dal retroterra comune a quei giovani che a un’esistenza grigia e monotona contrappongono la propria voglia di reagire.
Se diventare grandi comporta rientrare nei ranghi della “normalità”, i due
cantautori interpretano la scissione di chi si sforza per essere considerato un “tipo a posto” dalla società, ma prende coscienza che questa sensazione di stare bene quando dentro tutto crolla in realtà è solo un’illusione.

Mescolando ironia e introspezione, il testo rivela in modo diretto la fragilità di chi vive tra notti sbagliate e verità negate.

“Uno a posto” è fatta di suoni freschi e di suoni ruvidi: ritornelli da cantare a squarciagola per una generazione che non sa cosa essere, ma sa chi non vuole diventare.

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Silly Sam SOCIALS: Instagram – YouTube – Spotify

Vince SOCIALS: Facebook Instagram Spotify

Come vetri in gola” il nuovo brano dei LOST

I LOST sono stati una delle band più influenti degli anni 2000, vincendo un MTV Europe Music Award nel 2009, un DVD di Platino, numerosi dischi d’Oro e molti altri riconoscimenti. Con collaborazioni internazionali (tra cui Joel Madden dei Good Charlotte) e lunghi tour in tutta Italia, hanno lasciato un segno indelebile nella scena musicale.

Ora, i LOST rinascono con un sound potente e tagliente, che fonde l’energia del rock moderno con influenze post-hardcore e metalcore. I loro testi, crudi e diretti, riflettono i tempi in cui viviamo: non solo scavano nelle emozioni più intime come l’insicurezza, la solitudine e la paura, ma affrontano anche il collasso sociale, l’oppressione e il peso di un sistema che spesso schiaccia l’individuo.

In equilibrio tra rabbia e consapevolezza, i LOST danno voce a chi si sente alla deriva, ma anche a chi trova la forza di lottare. Una nuova identità per un nuovo capitolo: più oscuro, più intenso, più reale.

PARLIAMO DEL BRANO

“Ogni pugno che ho preso è forza nel mio fiato.”

Con questa frase cruda e simbolica, i LOST continuano il viaggio iniziato con “Lontano dalle ombre”, proseguendo la loro trasformazione artistica più radicale. “Come vetri in gola” è il secondo tassello di un nuovo linguaggio musicale e visivo: più oscuro, viscerale, contemporaneo.

Il brano è una ferita aperta che pulsa su un tappeto sonoro cupo, potente e contaminato.

Un inno alla resilienza sporca.

Una confessione che si fa rito.

La voce taglia come una lama, tra sfoghi gutturali e aperture melodiche che lasciano intravedere una luce disturbata ma presente. Il testo è un’esplorazione emotiva del tradimento, non solo in senso relazionale, ma esistenziale. La fiducia infranta, l’identità distrutta, la necessità di ricomporsi in qualcosa di altro.

Il videoclip ufficiale è un’esperienza sensoriale e simbolica.

Costruito in quattro atti, è un rituale visivo in cui la protagonista (figura muta e universale) attraversa la perdita di sé, si abbandona al controllo, si disgrega in glitch e infine rinasce sotto forma di creatura sintetica e altra.

Tra luci fredde, mani guantate di rosso, occhi staccati dal volto e fiori cablati, il racconto si frammenta come un sogno disturbato.

La band non è spettatrice: è parte attiva del rito, inglobata nella mutazione visiva.

Il risultato è una preghiera glitchata, in cui la dissoluzione dell’identità diventa atto sacro.

Il video è parte di una trilogia visiva che accompagna l’evoluzione musicale del progetto.

Stay Rock!

AlEmy

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Leggi anche -> LOST: l’intervista e Walter Fontana: l’intervista

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Millennial Daze, Breathe Me In e Zipper Blues – Songs of the Week

Millennial Daze, Breathe Me In e Zipper Blues sono i nuovi protagonisti del nostro format Songs of the Week.

Millennial Daze

Songs of the Week

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“Tempesta” il nuovo brano dei Millennial Daze

Power trio dal sound fresco e trascinante, i Millennial Daze fondono l’immediatezza del pop con l’energia ruvida del punk, dando vita a un mix dolceamaro e coinvolgente.

Il risultato è un suono diretto ma sfaccettato, capace di alternare esplosioni di energia a momenti più introspettivi. Tra melodie decise e chitarre taglienti, la band racconta con sincerità tematiche sociali, personali e riflessive, mantenendo sempre una forte identità sonora, che mescola energia e melodia.

PARLIAMO DEL BRANO

Arriva la bella stagione e i Millennial Daze ci regalano “Tempesta”: un brano crudo e adrenalinico che mette a nudo il malessere mentale e l’instabilità emotiva di chi si sente costantemente sull’orlo del blackout.

Senza cambiare sonorità e attitudine, la band pop punk sperimenta il cantato in italiano, dando voce a chi si sente intrappolato in una lotta continua, dove ogni certezza viene spazzata via.

Uno sfogo per chi si sente perso ma continua a resistere, in cui resta solo la voglia di urlare forte prima che tutto crolli.

“Tempesta” racconta di notti insonni, pensieri ossessivi e il bisogno disperato di un senso.

Colpisce duro, come quando la voce si spezza.

E allora ci si sfoga urlando perché non si ha più voglia di tenere tutto dentro.

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“Ti Guardi da Fuori” il nuovo brano dei Breathe Me In

I Breathe Me In nascono nel 2008 fra i banchi di un liceo di provincia di Torino. Da sempre metal nello spirito, hanno inseguito, consumato, reimpastato i generi e gli artisti che più li appassionavano, inseguendo i loro sogni di calcare i palchi.

Li hanno accompagnati nella ricerca del loro genere le batterie frenetiche di Joey Jordison degli Slipknot, le melodie ambivalenti tra le linee morbide e gli scream potenti di Chester dei Linkin Park e le chitarre distorte e un po’ di synth e wobble bass alla Skrillex. Finché non hanno deciso di darsi una calmata, o quasi, incominciare a cantare in italiano, e a mettere sempre più cuore nel loro progetto.

Ad oggi propongono un indie-pop-rock con, ovviamente, un po’ di metal.

Tutto ciò è ben rappresentato dai nuovi singoli in uscita nel 2022, ad anticipare un album rimasto a lungo in cantiere, nato dalle scrivanie delle loro camerette in quarantena e concluso negli studi di Pan Music, da qualche anno punto di riferimento della band.

PARLIAMO DEL BRANO

Ti Guardi Da Fuori” è un brano alternative rock che unisce chitarre elettriche dense, synth oscuri e una voce cruda e vulnerabile.

Un suono viscerale e potente che racconta la dissociazione emotiva di chi prova a tenersi insieme mentre dentro tutto si muove troppo forte.

È la colonna sonora di una relazione tossica, di un amore che stringe e soffoca, fatto di silenzi, parole mai dette e promesse spezzate. Un loop emotivo da cui è difficile staccarsi, anche quando si è consapevoli del dolore che provoca.

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“AOC” il nuovo brano dei Zipper Blues

Gli Zipper Blues sono una rock band veronese nata nel 2018. Il progetto fonde due anime musicali: da un lato le atmosfere minimali e malinconiche della new-wave dei primi anni ’80, dall’altro l’impatto ruvido e viscerale del grunge anni ’90. A fare da collante è l’attitudine punk-rock, comune denominatore da cui entrambe le influenze prendono vita. Ne nasce un suono personale, oscuro e tagliente, ma al tempo stesso evocativo e ricco di sfumature emotive.

Il nome della band è una libera citazione del brano 1979 degli Smashing Pumpkins.

Nel 2022 pubblicano il loro primo EP “I Wish I Could Be Like a Tree” dal quale sono stati estratti tre singoli e due videoclip.

Alla base del loro progetto c’è un’intensa attività live che si intensifica nel 2024 tra Veneto e Lombardia. Gli Zipper Blues hanno preso parte a numerosi contest locali e nazionali, collezionando importanti traguardi: terzo posto al Padova Rock Contest 2021, finalisti al Vicenza Rock Contest 2021 e allo Scaligera Music Contest 2022, e semifinalisti al Borgo Sound Festival 2023 di Parma.

PARLIAMO DEL BRANO

Il brano si apre con la frase 
“Appellation d’Origine Contrôlée” per poi esplodere con chitarre potenti e una voce graffiante pronta a farti entrare nel vivo. 

“AOC” è incalzante, ritmata e tutto ciò che un’amante del rock può apprezzare.

LE PAROLE DELLA BAND

«Il titolo e l’incipit del brano richiamano all’acronimo della denominazione di origine controllata francese, che insieme a quella italiana, gridano il bisogno assoluto di certificare provenienza e qualità, non solo nel mondo del vino, suggerendo un parallelismo con il mondo della musica.

Rimasto in un cassetto per qualche tempo questo brano ha trovato la giusta pasta sonora durante le sessioni di registrazione del nuovo album della band.

Musicalmente è un brano potente ed energico, intriso del suono ruvido e diretto dei primi anni ’90. Sincero e corposo come un buon bicchiere di vino, è un omaggio sentito dalla band alla passione per il nettare di Bacco.»

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Giarmalena, Ianez e Rhesina – Songs of the Week

Giarmalena, Ianez e Rhesina sono i nuovi protagonisti del nostro format Songs of the Week.

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Songs of the Week

Songs of the Week è un format che ci permetterà di conoscere le nuove uscite di tre artisti selezionati di settimana in settimana!

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Dimmi” il nuovo brano dei Giarmalena

I Giarmalena sono quattro amici di Brescia. Il gruppo è nato dal bisogno e dall’urgenza di mettere in musica emozioni, sensazioni e sogni.

Una classica rock band che si è fatta strada provando tra cantine, garage e piccole sale prove. Una formazione old style, ma che non stanca mai: voce, due chitarre, basso e batteria.

Le sonorità sono sul pop rock con qualche richiamo funky. I testi, tutti in italiano, parlano di storie vere e inventate, di persone e di visioni del mondo.

Nel 2022 pubblicano il loro primo EP “Verbi” con cinque canzoni autoprodotte. Un piccolo successo che li ha portarti su diversi palchi, più di venti live.

Finalmente nel 2025 tornano con nuova musica e a maggio esce “Dimmi”, il nuovo singolo.

PARLIAMO DEL BRANO

“Dimmi” è una donna che si fa in quattro e non si arrende mai. E’ una donna con il sorriso sul volto nonostante le difficoltà che la vita le mette di fronte. “Se il mondo vuole farti la guerra, tu la vincerai”, cantano i Giarmalena.

La canzone sa darti la carica sia per il testo positivo e pieno di resilienza, ma anche per il sound scelto. Un pop rock leggero ma che fa venir voglia di lasciarsi andare alla musica e un ritornello che rimane in testa.

Le parole della band

«“Dimmi” è una canzone di speranza e fiducia nella propria forza.

Racconta la storia di una donna che, nonostante le delusioni e le difficoltà, trova la felicità nelle relazioni e nelle connessioni con gli altri.

Celebra la capacità di amare, anche quando il mondo sembra essere contro.»

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Giarmalena SOCIALS: Instagram – YouTube – Spotify

Ghiaccio” il nuovo brano di Ianez

Ianez, all’anagrafe Andrea Iannone, è un cantautore e scrittore di Vasto, Abruzzo. Nel 2012 con i Renè Golconda entra in rotazione radiofonica nazionale conEri Distratta. Brano prodotto da Andrea Gallo e arrangiato da Gigi De Rienzo, bassista dei Napoli centrale che vanta collaborazioni di rilievo da Edoardo Bennato a Pino Daniele.

Nel 2018 l’artista esce con il romanzo “Sette foglie di oleandro” edito da Lupieditore. Il libro, catalogato come “Noir gotico urbano metafisico” ottiene consensi dalla critica aggiudicandosi diversi premi letterari e riconoscimenti.

Dopo una breve pausa dalla musica inizia una collaborazione con il bassista Lorenzo D’Annunzio e Fabio Tumini della Satellite Rec, così prende vita Ianez, il primo progetto italiano solista dell’artista.

Nel 2021 il batterista Fabio Mosca e il chitarrista Cristian di Foggia accompagnano Ianez nei live e in studio.

Dopo i primi due singoliSiamo stati noie Piscina (anche il mare si scorda di te), esce Figli delle sberle. Ma è con “Blu”, un brano di denuncia contro la violenza sulle donne, che Ianez definisce il suo personale genere musicale. DopoNew Black un brano distopico, che percorre le affollate strade del degrado sociale e politico e “Minerva“, una canzone onirica e romantica, l’artista propone: Analisti ne abbiamo? dove affronta con ironia e un pizzico di sarcasmo il tema attualissimo dei tuttologi da social network.

Con quest’ultimo vince una serata del contest Radio Sonica live show e apre il concerto di Canarie a Largo Venue di Roma.

Il singoloL’Addiodescrive in una immagine malinconica i sentimenti scatenati da ciò che resta di una importante storia d’amore finita, i ricordi che ci fanno chiedere come sarebbe stato per un sentimento mai del tutto smarrito. Vince le finali di zona di Sanremo rock 2023 aggiudicandosi la partecipazione alle finali nazionali presso il teatro Ariston.

A dicembre 2024 pubblica il brano Vasca Rossa: un racconto sulla persistenza della guerra attraverso la storia umana che ottiene un’ottima recensione su Rockit.

A Maggio 2024 pubblicaTony Pastello: una critica alla società moderna, alla televisione e alle abitudini quotidiane che hanno definito un’intera generazione. Qui affronta il tema dell’idealizzazione del passato, un fenomeno che interessa sia chi ha vissuto direttamente certi periodi, sia chi li conosce solo attraverso i racconti di altri.

PARLIAMO DEL BRANO

C’è chi non riesce ad adattarsi, chi non trova spazio in un mondo che misura il valore delle persone solo in base alla loro produttività. Con “Ghiaccio”, il cantautore abruzzese Ianez dà voce a queste esistenze fragili e invisibili, in un brano spietatamente lucido, capace di trasformare il dolore personale in racconto collettivo.

Il singolo, disponibile dal 9 maggio su tutte le piattaforme digitali, è una poesia cupa e malinconica, nata dalla perdita di un affetto profondo e complesso. Ma non c’è voglia, da parte dell’artista, di spiegare le ragioni personali, né fare cronaca emotiva attraverso la sua musica: “Ghiaccio” è un tentativo di rendere percepibile uno stato d’animo, una discesa silenziosa nell’incomprensione, nella tristezza e nell’ingiustizia sociale.

Il brano è costruito su una tensione emotiva costante, tra intimismo e denuncia, lasciando spazio ad immagini che evocano fragilità, solitudine e un’umanità dimenticata.

Con “Ghiaccio” Ianez continua il suo percorso artistico coerente nel quale sceglie di abitare le zone d’ombra e dar voce, attraverso la sua musica, a chi spesso non viene ascoltato.

Le parole dell’artista

«Ci sono persone che non riescono da integrarsi in un sistema dove anche la pietà è subordinata all’ego. Quando si ammalano, diventano colpevoli della loro condizione. È a loro che dedico questo pezzo.»

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Ianez SOCIALS: Instagram – YouTube – Spotify

“Nosedive” il nuovo brano dei Rhesina

I Rhesina sono un gruppo alternative rock di Torino composto da Alessia alla voce, Erika al basso, Danny e Paul alle chitarre e Cez alla batteria.

Nostalgici delle sonorità malinconiche degli anni 2000, si uniscono per rivivere le emozioni di quel periodo.

La band si ispira ai nomi della scena alternative di quegli anni. I Rhesina mescolano ritornelli accattivanti e testi che cercano di scavare un po’ più a fondo. Canzoni che parlano di esperienze personali, sfide quotidiane e sentimenti universali.

Ogni membro porta con sé un bagaglio di influenze musicali diverse, che si riflettono nella varietà dei loro brani.

Nel 2023 inizia la collaborazione con Fabrizio Panebarco e Pan Music Production e pubblicano il loro primo singolo, “Tra me e te – non scorre buon sangue”, seguito da “Impero di Carta”, “Costellazioni” e “Come mi volete”.

“Impero di Carta” si è guadagnato un posto nella playlist Rock Italia.

Il 25 aprile 2025 esce “Nosedive”, il nuovo singolo che anticipa l’uscita del loro primo EP.

I Rhesina sono a pronti a lasciare un segno nella scena musicale contemporanea mentendo vivo lo spirito e l’anima del movimento alternative rock.

PARLIAMO DEL BRANO

Un tuffo nel vuoto. Un vuoto interiore contornato da momenti in cui ci sentiamo invisibili e soli nonostante la tecnologia sempre connessa. I Rhesina raccontano tutto questo in “Nosedive”. Melodie incalzanti, chitarre rock e la voce di Alessia che ci porta in questo vuoto assoluto, ma carico di emozione.

Le parole della band

«“Nosedive” parla della sensazione di vuoto che si prova quando, per esempio davanti al telefono, non ci si riesce a staccarsene. Spesso e volentieri ci si distrae da ciò che davvero è importante e si finisce per alienarsi da sé stessi e dal resto del mondo.

Il pezzo vuole concentrarsi sulle persone che, in ogni parte del mondo, soffrono nell’indifferenza e nella distrazione generale, quando lo stesso strumento che ci tiene distratti potrebbe essere usato a fin di bene.»

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Rhesina SOCIALS: Instagram – YouTube – Spotify

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Fabulous Wood, Leoni e Variance – Songs of the Week

Fabulous Wood, Leoni e Variance sono i nuovi protagonisti del nostro format Songs of the Week.

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Songs of the Week

Songs of the Week è un format che ci permetterà di conoscere le nuove uscite di tre artisti selezionati di settimana in settimana!

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“Supereroi” il nuovo brano dei Fabulous Wood

Nati nel 2005 in Abruzzo, i Fabulous Wood si sono affermati come una delle realtà più dinamiche e talentuose della scena blues e soul italiana.

Con un sound radicato nella tradizione allo stesso tempo capace di ritrovarsi nella contemporaneità, la band ha conquistato un numeroso pubblico portando la ‘musica dell’anima’ in centinaia di concerti sul suolo italico tra locali iconici e festival di rilievo come Porretta Soul Festival, Pistoia Blues e Green Hills In Blues.

Dal 2018 i Fabulous Wood hanno una formazione stabile formata da Rocco Ferri (voce), Alex Ricci (chitarra e cori), Luca Mongia (batteria e cori) e Fabrizio Ginoble (organo).

PARLIAMO DEL BRANO

“Supereroi” è un rock blues potente e acido combinato ad un testo crudo e metaforico, un brano che equivale alla comprensione della resistenza del genere musicale all’usura del tempo, levando di dosso grazie al linguaggio scelto, almeno tre dita di polvere che si sono accumulate sul blues negli ultimi anni.

“Supereroi” è un grido di ribellione contro le ipocrisie e le pressioni della società, una riflessione sulla fragilità umana e alla lotta ai propri demoni molto spesso rappresentati dalle maschere che si indossano per sfuggire alla realtà. 

Le parole della band

«Ci sono vari motivi per cui abbiamo scelto di lavorare su “Supereroi.

Sicuramente per uscire dalla comfort zone e ricercare un nuovo sound. 

Già da qualche mese avevamo in programma di pubblicare nuovi brani, poi un giorno ci squilla il telefono.

È Claudio Petraccia, presidente dell’associazione Sinergie Moderne di Atri (TE). Ci annuncia il suo nuovo format ‘Still Got The Music’ e la scelta di sostenerci nella produzione di un brano inedito e di un videoclip diretto da Maurizio Forcella, così la macchina è partita!»

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“Istinto di conversazione” il nuovo album di Leoni

LEONI è il nuovo progetto di Dario Leoni (polistrumentista e autore/compositore attivo dal 1990 prima con i Pounder e dal 2002 con i
VersozerO) con Fabio Privitera (attore, regista, presente nel cast del musical ‘Dracula Opera Rock’ della P.F.M. e cantante già con Bejelit, Aeternal Seprium, Sound Storm e VersozerO) alla voce.

Nasce da un esigenza creativa di Dario (autore di tutte le musiche e dei testi) e dalla volontà dare vita ad un suo progetto solista dove occuparsi anche di tutta la parte strumentale e, partendo sempre da solide radici che assimilano e si sostengono sul Rock e sul Metal, esplorare diverse sonorità e musicare diversi pensieri che spingono per essere cantati.

Nel farlo ha il piacere di dividere nuovamente questa avventura con Fabio (con cui aveva già collaborato con i VersozerO nell’album EVOLVER) nel ruolo di cantante, Lorenzo Mari (musicista polistrumentista molto versatile , studente prima di Walter Calloni e poi di A. Golino presso il conservatorio G. Verdi di Milano, che collabora con diversi artisti e lavora come turnista presso diversi studi di registrazione ) alla batteria e qualche ospite speciale.

PARLIAMO DELL’ALBUM

“Istinto di Conversazione” è il nuovo mini-album di LEONI dove, in 7 brani, Dario cerca di arricchire ulteriormente la propria proposta con altre influenze e tematiche andando così dal rock del brano che ne da il titolo e di “Il primo uomo nello spazio” a un Rock-Pop che si tinge di elettronica con “Perchè va bene” sino alle più sperimentali “Nello spazio” e “ADUNANZA, DISCORDANZA, DISTANZA” (un set strumentale che apre divide e conclude il lavoro).

“Istinto di Conversazione”: vuole essere anche un ponte (da qui la scelta del mini-album) verso il prossimo album (già in fase di pre-produzione), continuando un processo di crescita introducendo e provando alcune soluzioni che potrebbero essere predominanti nel futuro di LEONI (a partire dalla sperimentazione dei pezzi strumentali).

Sempre grande importanza viene data ai testi e alle tematiche che in questo nuovo album affrontano il tema della comunicazione, dello spazio che ci unisce e ci separa, dell’accettare le proprie debolezze e della sanità vissuta nel mantenere un pizzico di follia.

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LEONI SOCIALS: Instagram – YouTube – Spotify

“Bane” il nuovo brano dei Variance

Variance è un progetto nato dal bisogno di espressione senza filtri, di mettere in musica l’essenza dei suoi componenti.

Nel nome la risposta, tre elementi unici, con storie e sfumature diverse, che unite insieme creano qualcosa di più grande, dove l’esaltazione delle differenze prevale su l’uniformazione.

Nati nel 2021, i componenti Alessandro Fonti, Enrico Perugini, Andrea Pironi, iniziano la loro ricerca sonora, culminando in un incontro tra alternative rock, elettronica e sperimentazione.

A pochi mesi dall’uscita del loro primo album “Sight From a Lucid Dream” nel 2023, i Variance hanno condiviso il palco con Enter Shikari, Simple Plan, The Offspring, Billy Talent e molti altri.

Guidati dall’equilibrio tra istinto e ricerca, tra il bisogno di lasciarsi andare e quello di scavare nel profondo, ogni nuovo brano è un passo in avanti, un confronto tra il movimento della musica stessa e il significato di ciò che viene raccontato.

Indipendenti e autoprodotti, espressione di libertà, crescita e continua scoperta.

Perché Variance non è solo musica, è il modo in cui si sceglie di esistere!

PARLIAMO DEL BRANO

I Variance tornano con il nuovo singolo “Bane”, brano che racchiude le esperienze emotive vissute in questo periodo, il desiderio di crescita e l’urgenza di trasmettere nuove sensazioni. Rappresenta l’evoluzione della band, sia musicale che personale: se “Sight from a Lucid Dream” era una cartolina, “Bane” è il viaggio diretto verso la meta.

Un viaggio sonoro oscuro e potente, una riflessione sulla lotta interiore contro le paure e le ansie che ci tengono prigionieri. I testi intensi, accompagnati da un’atmosfera cupa e carica di tensione, evocano il desiderio di ribellione e la voglia di liberazione.

“Bane” mescola melodie evocative e ritmi incalzanti, creando un’atmosfera ipnotica che lascia il segno dopo il primo ascolto.

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Vince SOCIALS: YouTubeInstagramSpotify

Leggi anche -> Heavy Wings, Sacromud e Vince – Songs of the Week

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Heavy Wings, Sacromud e Vince – Songs of the Week

Heavy Wings, Sacromud e Vince sono i nuovi protagonisti del nostro format Songs of the Week.

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“I’m (not) like you” il nuovo brano dei Heavy Wings

Il progetto Heavy Wings nasce nel 2021 dall’incontro di Kayla (voce e chitarra ritmica) e di Enrico (chitarra solista).

L’obiettivo è, fin dall’inizio, quello di scrivere canzoni inedite principalmente in lingua inglese dal sound che spazia tra vari generi, dall’alt-rock al pop, dal metal al blues. 

Gli Heavy Wings debuttano su tutte le piattaforme streaming con “Soldier” nel 2022.

Nel 2023, il gruppo si amplia grazie all’entrata fissa di Fabio alla batteria e viene lanciato un secondo singolo, “Nothing But Remains”, una ballad dal sound acustico e malinconico.

Il 2024 vede l’uscita di “The Longer The Weaker” e “UNFORGIVEN”, i primi due brani dell’EP in cantiere della band.

UNFORGIVEN” è stato prodotto in cooperazione con PanMusic (etichetta indipendente torinese) e il sound è un mix di influenze alt-rock, metal e pop-rock.

PARLIAMO DEL BRANO

Anche “I’m (Not) Like You” è stato prodotto in collaborazione con PanMusic, e il suo sound è un mix di influenze alt-rock, metal e pop-rock.

Il brano nasce dall’esigenza della cantante di fare un tuffo nel passato in cerca di risposte: è la negazione di una bambina all’essere paragonata alla figura paterna.

I versi malinconici della canzone contrastano con le chitarre furiose e la batteria incessante del ritornello. Il contrasto che si viene a creare esprime la tristezza interiore e la rabbia che desiderano ardentemente esplodere.

«Fai un respiro profondo e immergiti in questo viaggio attraverso ricordi e melodie malinconiche.»

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Heavy Wings SOCIALS: Instagram – YouTube – Spotify

“The Sun Experience” il nuovo album dei Sacromud

Sacromud non è una band che pesca solo dentro al blues di Maurizio Pugno, ma è una produzione che prova a farsi interprete del ‘sacro fango’ dell’oggi. Un unico movimento musicale dentro al quale si muove una narrazione che è frutto dell’impazienza civile oltre il soul, il blues, il rock, il funk e l’R&B mescolati assieme ai suoni delle contraddizioni contemporanee.

La formazione è composta da Raffo Barbi (voce), Maurizio Pugno (chitarra, arrangiamenti e direzione musicale), Franz Piombino (basso), Alex Fiorucci (tastiere), Riccardo Fiorucci (batteria) a cui si aggiunge la sezione fiati dei The Cape Horns formata da Mirko Pugno (tromba), Lorenzo Bisogno (sax tenore), Andrea Angeloni (trombone) e Cesare Bedini (sax baritono).

PARLIAMO DELL’ALBUM

Alcuni dicono che ci sono momenti della vita dove c’è spazio per sognare ad occhi chiusi la notte o ad occhi aperti durante il giorno. Altri dicono che per sognare non conta né l’orario né il luogo. Per i Sacromud invece un luogo preciso c’è: Memphis. Quindi partire da Gubbio ed affrontare 8292 chilometri per arrivare in Tennessee, significa segnare la differenza tra chi sogna e chi sta percorrendo il proprio sogno.

Portare la musica alla propria origine fa parte di ciò che rende una vita degna di questo nome. Forse non siamo stati programmati per realizzare i nostri sogni, ma quando senti il rumore del Mississippi seduto realmente sulla riva e stai per incidere la tua musica alla Sun Records, la suggestione diventa immediatamente vita vissuta.

Tutto vero ma bisogna desiderarla questa vita: per la prima volta un gruppo italiano registra un album al Sun Recording Studios come Elvis Presley, Junior Parker, B.B. King, Johnny Cash, Jerry Lee Lewis, Roy Orbison e più recentemente U2, Ruthie Foster e Robert Randolph.

UN ALBUM CHE RACCONTA UNA VITA

Questa volontà è tutta dentro l’album ‘The Sun Experience’, dove lo spazio è proprio quello spazio, dove il suono è proprio quel suono, dove ogni traccia è una parte di quella storia vissuta in prima persona.

In questo progetto c’era anche un altro sogno: documentare tutto quello che sarebbe accaduto e realizzarne un docufilm, di prossima uscita. Una seconda lettura, rispetto alla musica suonata come colonna sonora, fatta di istanze sociali, differenze culturali e immersione in una America contemporanea, dove forse il sogno, lascia posto ad una realtà probabilmente molto più vera e sincera di quanto immaginato.

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“Codardo” il nuovo brano di Vince

Vince, nome d’arte di Leonardo Vicentini, nasce nel 2000 a Rovereto (TN).

Il progetto nasce dalla gabbia del lockdown e viene nutrito a Milano, città da cui è stato adottato per concentrarsi sulla sua passione per la musica. Cresciuto con il rock classico e formatosi con il pop punk dei primi Duemila, il suo stile coniuga la cura al dettaglio tipico del primo e l’entusiasmo e lo slancio propri del secondo, unendoli in una formula pop rock fresca e impattante.

L’obiettivo di Vince è portare qualcosa di nuovo nella scena, che parli il linguaggio dei giovani ma con la qualità di una volta: in un mondo fatto di produttori e MIDI, di algoritmi e playlist editoriali, punta sull’analogico e sulle sale prove, ricerca i graffi e il sudore.

PARLIAMO DEL BRANO

Con voce intensa e tormentata, Vince pubblica il nuovo singolo “Codardo”, un brano che racconta la difficoltà di dire ciò che fa male: quelle verità scomode che, per paura di ferire chi amiamo, restano in silenzio troppo a lungo.

«“Codardo” è una confessione amara, un atto di autoaccusa per aver taciuto, lasciando che la paura si trasformasse in egoismo.

Per questo: codardo.»

La canzone si apre nell’intimità di suoni in acustico, per poi svilupparsi fino a un sound completo, viscerale e avvolgente. Per la produzione del pezzo Vince prosegue l’azzeccata collaborazione con Gianluca Veronal: registrato presso l’Attitude Studio di Milano, “Codardo” esce per Attitude Records.

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Vince SOCIALS: Facebook Instagram Spotify

Leggi anche -> I Ventured Across the Stream, Shady Lane e Locksover – Songs of the Week

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Donne che Cambiano il Mondo – Culture Against Racism

Donne che Cambiano il Mondo – Culture Against Racism:

oggi MusicLives cambia veste e si occuperà di divulgare messaggi e progetti importanti.

Donne

Il progetto “Donne che Cambiano il Mondo – Culture Against Racism”

Donne che Cambiano il Mondo – Culture Against Racism è molto più di un progetto: è un laboratorio di cittadinanza attiva e creatività che coinvolge:

  • Gli/le studenti/esse dell’I.C. Rosetta Rossi di Roma e del Liceo G. Alessi di Perugia
  • I/le giovani del C.A.G. Liberi d’Arte del XIII Municipio di Roma
  • I detenuti della Casa Circondariale di Rebibbia Reclusione

Un percorso che ruota attorno alla storia di sei donne straordinarie – Rosa Parks, Angela Davis, Wangari Maathai, Marielle Franco, Malala Yousafzai e Nadia Murad – che con il loro coraggio hanno cambiato il mondo, diventando simboli globali della lotta per i diritti, la libertà e la giustizia. Le loro storie ispirano azioni, riflessioni e opere artistiche realizzate da chi oggi sceglie di non voltarsi dall’altra parte.

LE AZIONI PROGETTUALI

Il progetto si articola in una serie di attività diffuse e partecipative:

  • Laboratori  nelle scuole, nei centri giovanili e in carcere
  • Mostra illustrata con i ritratti delle sei protagoniste, realizzata da Elisa Pacitti, in esposizione presso il CAG Liberi d’Arte
  • Campagna social partecipativa, con contenuti creati dai giovani e diffusi sui canali social del progetto 
  • Produzione musicale e video della canzone “Dieci, Cento, Mille Rosa”
  • Questionario anonimo sulla percezione del razzismo in Italia, distribuito online
  • Campagna social video “Io non sono razzista e ci metto la faccia. E tu?”, che ha visto la partecipazione di numerosi artisti/e, attivisti/e, educatori/trici e cittadini/e che hanno voluto mettersi in gioco con coraggio e responsabilità

I PARTNER

Il progetto è reso possibile grazie a una rete nazionale di realtà culturali, sociali e artistiche:
Casa Africa, CSV Lazio, CAG Liberi d’Arte, DamArte, Differenza Donna, Ferrara Buskers Festival, Fuori Contesto, Italia Che Cambia, ItaliaHello, M.AS.C. APS, Mediterranea Saving Humans.

Il sostegno di Nadia Murad, Premio Nobel per la Pace

Il progetto ha ricevuto un messaggio speciale di incoraggiamento da Nadia Murad, Premio Nobel per la Pace, che ha invitato i giovani ambasciatori e ambasciatrici antirazzisti/e a “credere nel potere dei loro sogni e nel cambiamento che possono generare”.

PROSSIMI APPUNTAMENTI

17 aprile 2025 – Sala Protomoteca, Campidoglio – Roma
Premiazione degli Ambasciatori e Ambasciatrici Antirazzisti/e
Presentazione ufficiale della canzone 
Consegna del Premio Speciale “Voci contro il Razzismo”

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Per informazioni e richieste stampa: press@direfarecambiare.org
Telefono: 3517792593
Sito web: storiechecambianoilmondo.it
Facebook: facebook.com/direfarecambiare2030
Instagram: instagram.com/direfarecambiare2030

Leggi anche -> Assia Fiorillo e i nuovi brani “Cambia il vento” e “Dieci, cento, mille Rosa”

I Ventured Across the Stream, Shady Lane e Locksover – Songs of the Week

I Ventured Across the Stream, Shady Lane e Locksover sono i protagonisti del nostro nuovo format Songs of the Week.

I Ventured Across the Stream

Songs of the Week

Songs of the Week è un nuovo format che ci permetterà di conoscere le nuove uscite di tre artisti selezionati di settimana in settimana!

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“Vertigo” il nuovo brano dei I Ventured Across the Stream

I Ventured Across the Stream è il nome di un progetto musicale alt rock nato dalla fusione di idee di cinque ragazzi cresciuti nell’entroterra del sud, sul confine tra la Campania e la Basilicata.

Il progetto cerca di mettere insieme diverse influenze musicali, al fine di non identificarsi precisamente in alcun genere; tra gli artisti di maggiore ispirazione ci sono gli Alcest, i Sigur ros, Jeff Buckley, i Verdena.

Il nome della band prende spunto dal verso di apertura di Astral Weeks, brano di Van Morrison, e allude all’atto di avventurarsi oltre i propri confini, in territori nuovi, al di là di un fiume che funge da spartiacque tra ciò che si conosce e ciò che è ancora inesplorato.

Temi centrali nella produzione artistica della band sono quelli dell’evasione, della rottura degli argini, del movimento. I brani giocano sul contrasto, che in termini musicali è restituito dall’asprezza delle distorsioni che si scontrano con la dolcezza del timbro vocale, elementi che cercano uno spazio e un modo di coesistere all’interno degli arrangiamenti.

PARLIAMO DEL BRANO

“Vertigo” è un pezzo scritto di getto una sera di inizio settembre del 2023. Frutto del caldo di fine estate che insiste e ancora arroventa l’asfalto. Dell’afa che pesa come una cappa opprimente sulle strade di città, e, soprattutto, della necessità di prendere una boccata d’aria, senza sapere bene in che modo e dove farlo.

“Vertigo” è stata scritta in uno di quei periodi di incertezza in cui sembra chiaro il fatto di aver perso da un po’ il controllo. In cui la vita dirama in direzioni impreviste, sgradite. E la sensazione di doverci muovere a tornare in carreggiata, a prendere scelte utili a noi stessi, a salvarci, finisce per metterci una pressione insostenibile sulle spalle, e per darci la nausea, il capogiro, in ultimo, la vertigine.

Il brano parla del sentirsi disorientati, mentre camminiamo confusamente per le strade di una città a cui sentiamo di non appartenere e in cui fatichiamo a trovare una dimensione nostra.

Parla del sentirsi fagocitati, masticati e risputati fuori, tutti i giorni e senza sosta, dal caos del mondo esterno, che se per un verso ci impaurisce, per un altro si trasforma poco a poco in un anestetico. Un palliativo che diventa necessario, attraverso cui scappare da un altro genere di caos, quello che scava e mette radici, sempre più aggrovigliate, dentro di noi.

“Vertigo”, in ultimo, parla della paura di cadere, e, contemporaneamente, della volontà, più salda di quel che immaginiamo, che ci tiene ancorati a noi stessi.

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“THERE AND BACK” il nuovo album degli Shady Lane

Shady Lane è una band metal progressive melodica di Torino. Nata da un’idea del chitarrista degli IvorySalvo Vecchio, che ha subito coinvolto un altro membro fondatore della band, il bassista Luca Bernazzi.

Il duo ha fin da subito le idee chiare e il loro progetto è quello di creare un album di debutto concettuale con una narrazione che combina elementi thriller e un viaggio on the road.

Mentre Vecchio componeva tutta la musica e sviluppava l’idea di base del concept (ispirato al sound di gruppi come Dream Theater, Fates Warning, Queensrÿche, Evergrey, Elegy, Vanden Plas e Van Halen), Bernazzi si è occupato della scrittura della maggior parte dei testi.

Il tastierista Antony Elia si è unito immediatamente al progetto. Mancava la voce ideale così il manager della Underground Symphony Records ha suggerito Roberto Quassolo, che sfruttando le ottime capacità di songwriting si é occupato da subito di riadattare i testi e definire le linee melodiche. Una scelta perfetta! Sono nati così gli Shady Lane e in poco tempo ha preso vita “There and Back”, il loro debut album.

Registrato presso il Tanzan Music Studio per le parti vocali, mixato e masterizzato all’Elnor Studio da Mat Stancioiu“There and Back” è disponibile su tutti i digital store dal 21 marzo e rappresenta per la band un nuovo inizio.

Il disco è stato anticipato dal singolo “The City”, pubblicato nella compilation per il 30° anniversario della Underground Symphony, accompagnato da un lyric video del brano.

PARLIAMO DELL’ALBUM

“There and Back” è composto da otto tracce che compongono un concept album suddiviso in due atti, ispirato alla figura di Arthur Conan Doyle. Un racconto di viaggio tra Italia e Stati Uniti, un iter introspettivo del protagonista che sfuma nel thriller.

“There and Back” è un disco progressive rock ipnotico dove l’attenzione dell’ascoltatore viene catturata dall’inizio alla fine. Un trasporto musicale in questo viaggio intrigante. Chitarre magnetiche che accompagnano la voce di Roberto, graffiante e allo stesso tempo delicata.

I primi pezzi del disco sono quelli dove gli Shady Lane danno più energia, creando brani coinvolgenti e suggestivi. Gli ultimi brani, tra cui anche il singolo d’esordio “The City”, mantengono la grinta ma diventano leggermente più cupi. Non mancano dei pezzi più soft come “The Great Unknow”. Otto canzoni che si ascoltano tutte d’un fiato: coinvolgono e rimescolano le emozioni dell’ascoltatore.

LE PAROLE DELLA BAND

«“There and Back” è il disco che non ti aspetti. Un esordio coraggioso e complesso allo stesso tempo, refrattario ad ogni forma di accomodamento, continuamente cangiante per un desiderio di cambiare pelle, forma e colore.»

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“404” il nuovo brano dei Locksover

I Locksover sono una band piacentina fondata nel 2020, e il loro nome nasce come simbolo di resistenza e rinascita dopo un periodo difficile:

«Durante il lockdown alcune band sono mutate, altre scomparse e altre hanno avuto paura. Noi siamo nati da esso.»

Fin dagli inizi nel febbraio 2020, il gruppo ha mantenuto una forte indipendenza artistica, pubblicando cinque brani inediti nel 2023 e consolidando il loro sound con due nuovi singoli nel 2024: “No Panic” e “404”. La band ha anche introdotto un nuovo logo, rappresentato da un gorilla di nome Julio, simbolo della loro evoluzione e del loro spirito sarcastico.

Nel 2023, i Locksover hanno vinto il premio Migliori Testi al Borgosound Festival, mentre nel 2024 si sono aggiudicati il 4YOU CONTEST di Borgonovo Valtidone. Con oltre 40 esibizioni live all’attivo, la band continua a farsi strada nella scena rock indipendente, senza etichette né management, puntando tutto sulla propria energia e autenticità.

PARLIAMO DEL BRANO

I Locksover mescolano influenze nu metal, alternative rock e funk, creando un mix di energia e melodia che ricorda gruppi come Red Hot Chili Peppers, System of a Down, Foo Fighters e Deftones. Il singolo “404” si distingue per un groove potente e un riffing aggressivo, sostenuto da una batteria incalzante e da un basso dal carattere funk-rock.

404” è un brano dalla doppia anima: nella prima parte si sviluppa su un riff funky con una sezione rappata (in italiano, come tutti i loro testi) che conferisce un groove energico, ma a metà la canzone subisce una trasformazione radicale. Il basso si fa protagonista con un beat dal sapore house-dance, portando il brano in una direzione totalmente inaspettata e creando un effetto travolgente che dal vivo scatena il pubblico.

Una scelta stilistica che rende “404” un pezzo dinamico e imprevedibile, capace di unire aggressività e voglia di ballare in un’unica esplosione sonora.

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Leggi anche -> Stefano Attuario, Krisj Wannabe e NoDrip – Songs of the Week

Stay Rock!

AlEmy

Assia Fiorillo e i nuovi brani “Cambia il vento” e “Dieci, cento, mille Rosa”

Assia Fiorillo sarà la protagonista di questa settimana. Si, perchè questa volta percorreremo una strada un po’ diversa, non andremo a conoscere meglio canzoni underground, ma le ultime uscite due discografiche di questa giovane autrice!

Assia Fiorillo

Chi è Assia Fiorillo?

Dopo la laurea in psicologia, decide di frequentare il conservatorio conseguendo a pieni voti la laurea specialistica in Musica Jazz. Collabora come interprete a diversi progetti inediti di musica jazz, cantautorale e non solo (tra gli altri, l’impegno con il collettivo Terroni Uniti e le Mujeres Creando di cui è frontwoman).
Con già all’attivo 5 dischi incisi come interprete e coautrice, a gennaio 2022 pubblica il suo album ASSIA, un disco di dieci brani inediti di cui è autrice. Uno dei brani che anticipa il disco, uscito a luglio 2020, “Io Sono Te“, è la colonna sonora del documentario Caine di Amalia De Simone, girato interamente in due carceri femminili e andato in onda su RaiTre (disponibile su Rai Play).

Parliamo di “Cambia il vento”

La canzone “Cambia il vento” nasce all’interno del progetto Hear Me Now, un laboratorio musicale rivolto a venti donne vittime di violenza ospitate nei centri antiviolenza di Differenza Donna, con l’obiettivo di accompagnarle in un percorso di riscoperta di sé attraverso la musica.

Attraverso la scrittura e l’interpretazione di una canzone inedita, il progetto vuole dare voce a chi ha trovato la forza di uscire dalla violenza, creando al contempo un messaggio potente di sensibilizzazione per chi ancora non è riuscito a chiedere aiuto.

Il brano nasce per esortare le donne che si trovano in un circuito di violenza a chiedere aiuto e a rivolgersi ai centri antiviolenza, strumenti fondamentali per uscire da situazioni di pericolo e ricostruire la propria vita.

Il laboratorio si articola in diverse fasi: dalla formazione musicale alla scrittura del testo, dalla registrazione in studio alla produzione di un videoclip, fino alla promozione del brano attraverso eventi, festival e piattaforme digitali.
L’obiettivo non è solo quello di fornire strumenti artistici e tecnici alle partecipanti, ma anche di rafforzare la loro autostima, favorire il dialogo e costruire una rete di supporto attraverso la condivisione delle proprie storie.

Parliamo di “Dieci, cento, mille Rosa”

Dieci, Cento, Mille Rosa è un brano ispirato a Rosa Parks , simbolo della lotta per i diritti civili, che uscirà il 21 marzo alle ore 12, in occasione della Giornata contro il razzismo e a vent’anni dalla sua scomparsa.

Composto e interpretato da Assia Fiorillo , con testo scritto insieme a Giulia Morello , e arrangiamenti di Pino Pecorelli, il brano nasce nell’ambito del progetto “Culture Against Racism – Donne che Cambiano il Mondo” , promosso da Dire Fare Cambiare APS con il sostegno di UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) .

Il titolo richiama l’idea che il gesto di Rosa Parks non fosse un atto isolato, ma che ogni atto di resistenza possa generare un’onda di cambiamento. La canzone racconta la forza di chi ha avuto il coraggio di dire “no” a un sistema ingiusto e invita a non dimenticare l’eredità di quelle lotte, che ancora oggi ispirano generazioni in tutto il mondo.

Il brano nasce nell’ambito del progetto “Cultura contro il razzismo – Donne che Cambiano il Mondo” , promosso da Dire Fare Cambiare APS con il sostegno di UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali).

ASCOLTA l’album nella PLAYLIST ufficiale di MusicLives su Spotify : MusicLives CHANNEL

Assia Fiorillo SOCIALS: Instagram – YouTube – Spotify

Leggi anche -> Subsonica, Melody Fall, Flashbangerz – Alternative Love Songs

AlEmy

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