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Non sono una Musicista. Non sono una lavoratrice dello spettacolo. Ma nella vita... voglio vivere di Musica.

IVAN MORO: «Il basso elettrico fu tra gli ultimi strumenti che ebbi modo di suonare, ma me ne innamorai letteralmente.»

Sticky post

Oggi è il compleanno del Maestro IVAN MORO.

Un Artista eccezionale che quando lo si ascolta suonare, riesce a catapultarti nei tuoi mondi interiori, annullando completamente ciò che ti circonda.

LA BIOGRAFIA

Nato il 7 Gennaio 1985, Ivan Moro all’età di soli 7 anni inizia a studiare pianoforte e tastiere come autodidatta e in seguito con il maestro

Christian Moro.

Da Settembre 2004 a Giugno 2007 frequenta il corso di basso elettrico presso il CPM (Centro Professione Musica di Franco Mussida) a Milano, sotto la guida dei maestri Dino D’Autorio, Patrick Djivas e Siro Burchiani per quanto riguarda la tecnica strumentale, e con Massimo Colombo per teoria, armonia e solfeggio.

Dal 2004 al 2011 collabora come bassista e corista in alcune band inedite (tra cui i Dionæa con la quale pubblica 3 demo arrivando secondi al concorso “Emergenza Festival”) e varie cover/tribute band, esibendosi in svariati locali del nord Italia.

Nel Settembre 2007 inizia a tenere lezioni private di basso elettrico fino ad Agosto 2011, anno in cui diviene membro ufficiale dei FINLEY (con cui fonda l’etichetta discograficaGruppo Randa S.r.l.”).
Da Ottobre 2015 insegna presso le “Scuole di Musica Niccolò Paganini” (qui il LINK di presentazione del suo corso).

L’INTERVISTA

Da quando mi sono resa conto che la Musica sarebbe stata la mia strada, sono sempre stata curiosa di capire come e in che modo gli Artisti con cui ho a che fare, abbiano avuto anch’essi questa “illuminazione” e si siano approcciati ad essa, quindi ti chiedo: in che modo ti sei reso conto che la Musica sarebbe stata la tua vita?

«Mi sono reso conto che la musica avrebbe fatto parte della mia vita quando avevo 15/16 anni.

In quegli anni smisi di fare sport perché passavo intere giornate ad ascoltarla e sentivo di avere una marcia in più in quell’ambito.

Notai che mi veniva particolarmente facile approcciarmi a diversi strumenti imparandone dapprima il ruolo e le loro peculiarità all’interno del contesto musicale, dopodiché ne assimilavo la parte suonata facendo molta meno fatica rispetto ad altri. 

Sono stato circondato da musicisti fin da bambino: mio nonno da parte materna era un ottimo tenore e strimpellava la chitarra, l’altro nonno era liutaio e chitarrista, mio fratello tastierista/organista, mia madre e mio padre appassionati di musica e quest’ultimo anche un pochino fisarmonicista.

Il basso elettrico fu tra gli ultimi strumenti che ebbi modo di suonare, ma me ne innamorai letteralmente… al pari della batteria, del pianoforte e del canto (che continuo a praticare da autodidatta).»

Sicuramente un musicista del tuo livello avrà un’ampia gamma di ascolti, ma ci sono dei generi musicali che proprio non sopporti?

«Ho sempre ascoltato musica a 360º apprezzandone ogni sua sfaccettatura.

Penso non ci sia genere musicale al mondo che io non abbia ascoltato nell’arco dei miei, ormai, 38 anni. 

Forse gli unici 2 generi in cui faccio veramente fatica a trovarci del bello sono il “Reggaeton” e la “Trap”. Anche se quest’ultima potrebbe avere del potenziale se messa nelle mani di chi conosce davvero bene l’armonia e l’arrangiamento (senza limitarsi ai soliti cliché, sia dal punto di vista testuale che musicale).»

Ci sono degli artisti ai quali sei particolarmente legato, e perchè?

«Di artisti a cui sono legato ce ne sono tantissimi e per motivi diversi.

Per menzionarli tutti dando poi una spiegazione ci vorrebbero forse delle ore perciò mi limiterò ai primi che mi vengono in mente.

JEFF BUCKLEY per il talento vocale inarrivabile e per aver scritto uno tra i 3/4 album della storia che avrei tanto voluto comporre e pubblicare. Che mi ha da sempre accompagnato lungo tutto il percorso della mia vita, sia nei momenti più tristi, sia in quelli più gioiosi: “GRACE”.

DEVIN TOWNSEND per la sua genialità, versatilità e follia… oltre al fatto che ha composto autentici capolavori, tra cui “TERRIA”. Un altro di quei gioielli che avrei tanto voluto potesse appartenere alla mia discografia.

Per quanto riguarda le colonne sonore (che amo) direi in primis VINCE DICOLA per il suo magistrale uso dei “rivolti” in tutte le colonne sonore che portano la sua inconfondibile firma. Un modo bellissimo e affascinante di colorare gli accordi che ho sempre amato, tanto da provare negli anni a farlo diventare parte integrante del mio stile bassistico, cercando di diffonderlo il più possibile anche in generi, come ad esempio il “punk-rock”, in cui spesso le toniche la fanno da padrone. HANS ZIMMER (epico). THOMAS NEWMAN (emotivo). ENNIO MORRICONE e JOHN WILLIAMS (maestri). JAMES HORNER (corale) e DANNY ELFMAN (ipnotico).

Meglio non stare a menzionare i compositori di musica classica. Finirei con l’annoiarvi vista la mole di personaggi di quell’epoca (dal 600 al 900) che ammiro e ascolto abitualmente.

Se invece parliamo di band non potrei non citare i PINK FLOYD: probabilmente la mia band preferita in assoluto. QUEEN, THE BEATLES e LED ZEPPELIN per il loro talento e la capacità innata di creare hit pazzesche e intramontabili. GENESIS, YES e DREAM THEATER per come seppero coniugare tecnica ed espressività. THE DOORS e JIMI HENDRIX per aver insegnato al mondo cosa volesse dire “viaggiare con la mente verso paesaggi musicali all’avanguardia”. PANTERA, KORN, MESHUGGAH e RAGE AGAINST THE MACHINE per l’attitudine e la rabbia, per la magia della loro musica. Per la capacità di sfornare riff in grado di coinvolgere anche la persona più disinteressata. E mille altri ancora che in un modo o nell’altro mi hanno influenzato e fatto innamorare de “l’arte delle muse”.»

Ultima domanda per riuscire a percepire DA CHI un Artista come te, ha tratto spunto per diventare chi è oggi.

Chi è il tuo mentore al livello bassistico?

«Il mio mentore a livello bassistico è stato senza ombra di dubbio JACO PASTORIUS per il suo stile unico, sperimentale e ineguagliabile. Per avermi illuminato sullo sconfinato potenziale di questo strumento dalla tessitura grave, facendomene innamorare al primo ascolto. Oltre a farmi comprendere che il suo ruolo in una band non era solo quello di “accompagnamento e supporto ritmico-armonico“, ma anche solistico e virtuoso. Il tutto senza mai perdere di vista la vera essenza del basso elettrico e tutta la parte emozionale che sapeva sprigionare con quelle dannate 4 corde.”

Infine Ivan ci tiene a lanciare un messaggio importante per chiunque tenda ad approcciarsi a questo mondo artistico:

«Penso che lo scopo di un buon musicista non dovrebbe mai essere quello di “assomigliare a qualcuno”. Bensì quello di trovare il proprio stile per cui essere riconosciuto e/o ammirato, provando (se possibile) a diventare quel musicista che si sarebbe voluto ascoltare, ispirando chi ti ascolta. 

Nel mio piccolo penso di esserci riuscito (se totalmente o solo in parte lascio che siano gli altri a giudicarlo). Questo perché negli anni sono diventato quel bassista che mi sarebbe piaciuto ascoltare da adolescente (anche se nella musica, come in ogni ambito, c’è sempre qualcosa da imparare, da migliorare e da “rubacchiare” ad altri!!).

L’ingrediente fondamentale deve essere sempre quello della curiosità. Se a questa si aggiungono talento, umiltà, tenacia, intraprendenza, carattere e stile ecco che si può seriamente ambire a entrare nell’Olimpo dei GRANDI!!»

Stay Rock!

AlEmy

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Donne che Cambiano il Mondo – Culture Against Racism

Donne che Cambiano il Mondo – Culture Against Racism:

oggi MusicLives cambia veste e si occuperà di divulgare messaggi e progetti importanti.

Donne

Il progetto “Donne che Cambiano il Mondo – Culture Against Racism”

Donne che Cambiano il Mondo – Culture Against Racism è molto più di un progetto: è un laboratorio di cittadinanza attiva e creatività che coinvolge:

  • Gli/le studenti/esse dell’I.C. Rosetta Rossi di Roma e del Liceo G. Alessi di Perugia
  • I/le giovani del C.A.G. Liberi d’Arte del XIII Municipio di Roma
  • I detenuti della Casa Circondariale di Rebibbia Reclusione

Un percorso che ruota attorno alla storia di sei donne straordinarie – Rosa Parks, Angela Davis, Wangari Maathai, Marielle Franco, Malala Yousafzai e Nadia Murad – che con il loro coraggio hanno cambiato il mondo, diventando simboli globali della lotta per i diritti, la libertà e la giustizia. Le loro storie ispirano azioni, riflessioni e opere artistiche realizzate da chi oggi sceglie di non voltarsi dall’altra parte.

LE AZIONI PROGETTUALI

Il progetto si articola in una serie di attività diffuse e partecipative:

  • Laboratori  nelle scuole, nei centri giovanili e in carcere
  • Mostra illustrata con i ritratti delle sei protagoniste, realizzata da Elisa Pacitti, in esposizione presso il CAG Liberi d’Arte
  • Campagna social partecipativa, con contenuti creati dai giovani e diffusi sui canali social del progetto 
  • Produzione musicale e video della canzone “Dieci, Cento, Mille Rosa”
  • Questionario anonimo sulla percezione del razzismo in Italia, distribuito online
  • Campagna social video “Io non sono razzista e ci metto la faccia. E tu?”, che ha visto la partecipazione di numerosi artisti/e, attivisti/e, educatori/trici e cittadini/e che hanno voluto mettersi in gioco con coraggio e responsabilità

I PARTNER

Il progetto è reso possibile grazie a una rete nazionale di realtà culturali, sociali e artistiche:
Casa Africa, CSV Lazio, CAG Liberi d’Arte, DamArte, Differenza Donna, Ferrara Buskers Festival, Fuori Contesto, Italia Che Cambia, ItaliaHello, M.AS.C. APS, Mediterranea Saving Humans.

Il sostegno di Nadia Murad, Premio Nobel per la Pace

Il progetto ha ricevuto un messaggio speciale di incoraggiamento da Nadia Murad, Premio Nobel per la Pace, che ha invitato i giovani ambasciatori e ambasciatrici antirazzisti/e a “credere nel potere dei loro sogni e nel cambiamento che possono generare”.

PROSSIMI APPUNTAMENTI

17 aprile 2025 – Sala Protomoteca, Campidoglio – Roma
Premiazione degli Ambasciatori e Ambasciatrici Antirazzisti/e
Presentazione ufficiale della canzone 
Consegna del Premio Speciale “Voci contro il Razzismo”

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Per informazioni e richieste stampa: press@direfarecambiare.org
Telefono: 3517792593
Sito web: storiechecambianoilmondo.it
Facebook: facebook.com/direfarecambiare2030
Instagram: instagram.com/direfarecambiare2030

Leggi anche -> Assia Fiorillo e i nuovi brani “Cambia il vento” e “Dieci, cento, mille Rosa”

I Ventured Across the Stream, Shady Lane e Locksover – Songs of the Week

I Ventured Across the Stream, Shady Lane e Locksover sono i protagonisti del nostro nuovo format Songs of the Week.

I Ventured Across the Stream

Songs of the Week

Songs of the Week è un nuovo format che ci permetterà di conoscere le nuove uscite di tre artisti selezionati di settimana in settimana!

Pronti a “viaggiare” insieme a noi attraverso questi brani?

“Vertigo” il nuovo brano dei I Ventured Across the Stream

I Ventured Across the Stream è il nome di un progetto musicale alt rock nato dalla fusione di idee di cinque ragazzi cresciuti nell’entroterra del sud, sul confine tra la Campania e la Basilicata.

Il progetto cerca di mettere insieme diverse influenze musicali, al fine di non identificarsi precisamente in alcun genere; tra gli artisti di maggiore ispirazione ci sono gli Alcest, i Sigur ros, Jeff Buckley, i Verdena.

Il nome della band prende spunto dal verso di apertura di Astral Weeks, brano di Van Morrison, e allude all’atto di avventurarsi oltre i propri confini, in territori nuovi, al di là di un fiume che funge da spartiacque tra ciò che si conosce e ciò che è ancora inesplorato.

Temi centrali nella produzione artistica della band sono quelli dell’evasione, della rottura degli argini, del movimento. I brani giocano sul contrasto, che in termini musicali è restituito dall’asprezza delle distorsioni che si scontrano con la dolcezza del timbro vocale, elementi che cercano uno spazio e un modo di coesistere all’interno degli arrangiamenti.

PARLIAMO DEL BRANO

“Vertigo” è un pezzo scritto di getto una sera di inizio settembre del 2023. Frutto del caldo di fine estate che insiste e ancora arroventa l’asfalto. Dell’afa che pesa come una cappa opprimente sulle strade di città, e, soprattutto, della necessità di prendere una boccata d’aria, senza sapere bene in che modo e dove farlo.

“Vertigo” è stata scritta in uno di quei periodi di incertezza in cui sembra chiaro il fatto di aver perso da un po’ il controllo. In cui la vita dirama in direzioni impreviste, sgradite. E la sensazione di doverci muovere a tornare in carreggiata, a prendere scelte utili a noi stessi, a salvarci, finisce per metterci una pressione insostenibile sulle spalle, e per darci la nausea, il capogiro, in ultimo, la vertigine.

Il brano parla del sentirsi disorientati, mentre camminiamo confusamente per le strade di una città a cui sentiamo di non appartenere e in cui fatichiamo a trovare una dimensione nostra.

Parla del sentirsi fagocitati, masticati e risputati fuori, tutti i giorni e senza sosta, dal caos del mondo esterno, che se per un verso ci impaurisce, per un altro si trasforma poco a poco in un anestetico. Un palliativo che diventa necessario, attraverso cui scappare da un altro genere di caos, quello che scava e mette radici, sempre più aggrovigliate, dentro di noi.

“Vertigo”, in ultimo, parla della paura di cadere, e, contemporaneamente, della volontà, più salda di quel che immaginiamo, che ci tiene ancorati a noi stessi.

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“THERE AND BACK” il nuovo album degli Shady Lane

Shady Lane è una band metal progressive melodica di Torino. Nata da un’idea del chitarrista degli IvorySalvo Vecchio, che ha subito coinvolto un altro membro fondatore della band, il bassista Luca Bernazzi.

Il duo ha fin da subito le idee chiare e il loro progetto è quello di creare un album di debutto concettuale con una narrazione che combina elementi thriller e un viaggio on the road.

Mentre Vecchio componeva tutta la musica e sviluppava l’idea di base del concept (ispirato al sound di gruppi come Dream Theater, Fates Warning, Queensrÿche, Evergrey, Elegy, Vanden Plas e Van Halen), Bernazzi si è occupato della scrittura della maggior parte dei testi.

Il tastierista Antony Elia si è unito immediatamente al progetto. Mancava la voce ideale così il manager della Underground Symphony Records ha suggerito Roberto Quassolo, che sfruttando le ottime capacità di songwriting si é occupato da subito di riadattare i testi e definire le linee melodiche. Una scelta perfetta! Sono nati così gli Shady Lane e in poco tempo ha preso vita “There and Back”, il loro debut album.

Registrato presso il Tanzan Music Studio per le parti vocali, mixato e masterizzato all’Elnor Studio da Mat Stancioiu“There and Back” è disponibile su tutti i digital store dal 21 marzo e rappresenta per la band un nuovo inizio.

Il disco è stato anticipato dal singolo “The City”, pubblicato nella compilation per il 30° anniversario della Underground Symphony, accompagnato da un lyric video del brano.

PARLIAMO DELL’ALBUM

“There and Back” è composto da otto tracce che compongono un concept album suddiviso in due atti, ispirato alla figura di Arthur Conan Doyle. Un racconto di viaggio tra Italia e Stati Uniti, un iter introspettivo del protagonista che sfuma nel thriller.

“There and Back” è un disco progressive rock ipnotico dove l’attenzione dell’ascoltatore viene catturata dall’inizio alla fine. Un trasporto musicale in questo viaggio intrigante. Chitarre magnetiche che accompagnano la voce di Roberto, graffiante e allo stesso tempo delicata.

I primi pezzi del disco sono quelli dove gli Shady Lane danno più energia, creando brani coinvolgenti e suggestivi. Gli ultimi brani, tra cui anche il singolo d’esordio “The City”, mantengono la grinta ma diventano leggermente più cupi. Non mancano dei pezzi più soft come “The Great Unknow”. Otto canzoni che si ascoltano tutte d’un fiato: coinvolgono e rimescolano le emozioni dell’ascoltatore.

LE PAROLE DELLA BAND

«“There and Back” è il disco che non ti aspetti. Un esordio coraggioso e complesso allo stesso tempo, refrattario ad ogni forma di accomodamento, continuamente cangiante per un desiderio di cambiare pelle, forma e colore.»

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“404” il nuovo brano dei Locksover

I Locksover sono una band piacentina fondata nel 2020, e il loro nome nasce come simbolo di resistenza e rinascita dopo un periodo difficile:

«Durante il lockdown alcune band sono mutate, altre scomparse e altre hanno avuto paura. Noi siamo nati da esso.»

Fin dagli inizi nel febbraio 2020, il gruppo ha mantenuto una forte indipendenza artistica, pubblicando cinque brani inediti nel 2023 e consolidando il loro sound con due nuovi singoli nel 2024: “No Panic” e “404”. La band ha anche introdotto un nuovo logo, rappresentato da un gorilla di nome Julio, simbolo della loro evoluzione e del loro spirito sarcastico.

Nel 2023, i Locksover hanno vinto il premio Migliori Testi al Borgosound Festival, mentre nel 2024 si sono aggiudicati il 4YOU CONTEST di Borgonovo Valtidone. Con oltre 40 esibizioni live all’attivo, la band continua a farsi strada nella scena rock indipendente, senza etichette né management, puntando tutto sulla propria energia e autenticità.

PARLIAMO DEL BRANO

I Locksover mescolano influenze nu metal, alternative rock e funk, creando un mix di energia e melodia che ricorda gruppi come Red Hot Chili Peppers, System of a Down, Foo Fighters e Deftones. Il singolo “404” si distingue per un groove potente e un riffing aggressivo, sostenuto da una batteria incalzante e da un basso dal carattere funk-rock.

404” è un brano dalla doppia anima: nella prima parte si sviluppa su un riff funky con una sezione rappata (in italiano, come tutti i loro testi) che conferisce un groove energico, ma a metà la canzone subisce una trasformazione radicale. Il basso si fa protagonista con un beat dal sapore house-dance, portando il brano in una direzione totalmente inaspettata e creando un effetto travolgente che dal vivo scatena il pubblico.

Una scelta stilistica che rende “404” un pezzo dinamico e imprevedibile, capace di unire aggressività e voglia di ballare in un’unica esplosione sonora.

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Stay Rock!

AlEmy

Assia Fiorillo e i nuovi brani “Cambia il vento” e “Dieci, cento, mille Rosa”

Assia Fiorillo sarà la protagonista di questa settimana. Si, perchè questa volta percorreremo una strada un po’ diversa, non andremo a conoscere meglio canzoni underground, ma le ultime uscite due discografiche di questa giovane autrice!

Assia Fiorillo

Chi è Assia Fiorillo?

Dopo la laurea in psicologia, decide di frequentare il conservatorio conseguendo a pieni voti la laurea specialistica in Musica Jazz. Collabora come interprete a diversi progetti inediti di musica jazz, cantautorale e non solo (tra gli altri, l’impegno con il collettivo Terroni Uniti e le Mujeres Creando di cui è frontwoman).
Con già all’attivo 5 dischi incisi come interprete e coautrice, a gennaio 2022 pubblica il suo album ASSIA, un disco di dieci brani inediti di cui è autrice. Uno dei brani che anticipa il disco, uscito a luglio 2020, “Io Sono Te“, è la colonna sonora del documentario Caine di Amalia De Simone, girato interamente in due carceri femminili e andato in onda su RaiTre (disponibile su Rai Play).

Parliamo di “Cambia il vento”

La canzone “Cambia il vento” nasce all’interno del progetto Hear Me Now, un laboratorio musicale rivolto a venti donne vittime di violenza ospitate nei centri antiviolenza di Differenza Donna, con l’obiettivo di accompagnarle in un percorso di riscoperta di sé attraverso la musica.

Attraverso la scrittura e l’interpretazione di una canzone inedita, il progetto vuole dare voce a chi ha trovato la forza di uscire dalla violenza, creando al contempo un messaggio potente di sensibilizzazione per chi ancora non è riuscito a chiedere aiuto.

Il brano nasce per esortare le donne che si trovano in un circuito di violenza a chiedere aiuto e a rivolgersi ai centri antiviolenza, strumenti fondamentali per uscire da situazioni di pericolo e ricostruire la propria vita.

Il laboratorio si articola in diverse fasi: dalla formazione musicale alla scrittura del testo, dalla registrazione in studio alla produzione di un videoclip, fino alla promozione del brano attraverso eventi, festival e piattaforme digitali.
L’obiettivo non è solo quello di fornire strumenti artistici e tecnici alle partecipanti, ma anche di rafforzare la loro autostima, favorire il dialogo e costruire una rete di supporto attraverso la condivisione delle proprie storie.

Parliamo di “Dieci, cento, mille Rosa”

Dieci, Cento, Mille Rosa è un brano ispirato a Rosa Parks , simbolo della lotta per i diritti civili, che uscirà il 21 marzo alle ore 12, in occasione della Giornata contro il razzismo e a vent’anni dalla sua scomparsa.

Composto e interpretato da Assia Fiorillo , con testo scritto insieme a Giulia Morello , e arrangiamenti di Pino Pecorelli, il brano nasce nell’ambito del progetto “Culture Against Racism – Donne che Cambiano il Mondo” , promosso da Dire Fare Cambiare APS con il sostegno di UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) .

Il titolo richiama l’idea che il gesto di Rosa Parks non fosse un atto isolato, ma che ogni atto di resistenza possa generare un’onda di cambiamento. La canzone racconta la forza di chi ha avuto il coraggio di dire “no” a un sistema ingiusto e invita a non dimenticare l’eredità di quelle lotte, che ancora oggi ispirano generazioni in tutto il mondo.

Il brano nasce nell’ambito del progetto “Cultura contro il razzismo – Donne che Cambiano il Mondo” , promosso da Dire Fare Cambiare APS con il sostegno di UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali).

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Assia Fiorillo SOCIALS: Instagram – YouTube – Spotify

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AlEmy

Stefano Attuario, Krisj Wannabe e NoDrip – Songs of the Week

Stefano Attuario, Krisj Wannabe e NoDrip sono i protagonisti del nostro nuovo format Songs of the Week.

Stefano Attuario

Songs of the Week

Songs of the Week è un nuovo format che ci permetterà di conoscere le nuove uscite di tre artisti selezionati di settimana in settimana!

Pronti a “viaggiare” insieme a noi attraverso questi brani?

INSETTI” il nuovo brano di Stefano Attuario

Stefano Attuario ha iniziato la sua carriera da autodidatta, sviluppando uno stile personale e riconoscibile. Oltre alla musica, ha pubblicato due romanzi, “Beautiful Day” e “Leggero il peso dell’amore”, e ha ricevuto premi per le sue opere poetiche. Il suo debutto da solista nel 2023 con “Un Demone La Mia Morale” ha segnato l’inizio di un percorso musicale intenso ed espressivo.

A settembre 2023, ha pubblicato “Liberi Respiri”, scritto in collaborazione con Ray Heffernan, mentre a maggio 2024 è uscito il singolo “Arcobaleni in bianco e nero”, entrambi accompagnati da videoclip diretti dall’artista poliedrico Lory Muratti. Anche il videoclip di ”Un Demone La Mia Morale” porta la firma di Muratti, consolidando un’estetica visiva potente e ricercata.

L’album “Nemesi” (2024) ha ottenuto riconoscimenti internazionali per i suoi videoclip, tra cui il Premio Miglior Videoclip al Rome Music Video Awards, il Premio per la Miglior Regia e Canzone al Los Angeles Music Video Festival e una menzione speciale al Berlin Music Video Awards.

Un altro elemento distintivo del percorso di Attuario è la collaborazione con l’artista Fabio Pigato, in arte Red Eye Panda, autore della copertina del singolo “Un Demone La Mia Morale”.

Il lavoro di Stefano Attuario ha ricevuto ottime recensioni dalla critica specializzata, con articoli positivi su Rockit uno dei principali portali dedicati alla musica indipendente italiana. La piattaforma ha elogiato la profondità dei suoi testi e la coerenza artistica del suo percorso, sottolineando la capacità dell’artista di coniugare liriche di forte impatto emotivo con sonorità incisive.

PARLIAMO DEL BRANO

Con Insetti”, Stefano Attuario prosegue la sua esplorazione delle contraddizioni della società moderna, affrontando temi come l’alienazione, l’oppressione e la ricerca di libertà. Il brano è caratterizzato da un sound tagliente e testi evocativi, che prendono ispirazione dalle atmosfere kafkiane de “La metamorfosi”, suggerendo una trasformazione dolorosa e inevitabile.

Nel nuovo album “Babele” in uscita quest’anno, Franz Kafka è una presenza costante, specialmente nel singolo Insetti”. Essere considerati insetti, simboleggia un ritorno a uno stato inferiore in un mondo che ci percepisce come creature insignificanti. Questa condizione rappresenta l’esclusione dal sistema, che avviene nel momento in cui iniziamo a comprendere e a distinguerci dalla massa.

Il concetto di essere visti come insetti si estende ai rapporti familiari e alla società, portando a una sensazione di isolamento e incomprensione. Questo tipo di alienazione è una tematica centrale nelle opere di Kafka e Burroughs, dove i personaggi lottano contro un mondo opprimente e indifferente.

Nonostante l’esclusione e la solitudine, nel testo di “Insetti” emerge una profonda affermazione di libertà con l’espressione “io so respirare”. Questo passaggio rappresenta una rivendicazione dello spazio interiore e della capacità di trovare significato anche in un contesto ostile. È un atto di ribellione personale, un modo di affermare che, nonostante tutto, si possiede ancora il controllo sulla propria esistenza interiore.

PRODUZIONE E COPERTINA

La produzione di “Insetti e dell’intero album “Babele è affidata a Max Zanotti, musicista, autore e produttore di prestigio nel panorama rock italiano. Zanotti, già frontman dei Deasonika e leader dei Casablanca, ha collaborato con Attuario anche nel precedente album “Nemesi”, consolidando un sodalizio artistico di successo.

La copertina di “Insetti rappresenta visivamente il concetto di metamorfosi. L’immagine, che a prima vista potrebbe ricordare un cigno, è in realtà la trasformazione di un insetto, evocando il tema centrale della canzone: il cambiamento, la lotta interiore e la ricerca di libertà.

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MIRROR” il nuovo album di Krisj Wannabe

Dalle viscere dell’underground, con un sound tanto introspettivo quanto graffiante, Krisj Wannabe irrompe sulla scena con “Mirror“, il suo EP di debutto.

Di base a Tokyo, nato in America e cresciuto in Italia, il suo background cosmopolita si fonde in ogni nota, mescolando l’anima lo-fi con l’urgenza del post-punk e l’intensità selvaggia del grunge. Con testi socialmente impegnati e un’etica DIY, “Mirror” non è solo un EP: è una sfida, un’eco, un punto di domanda.

PARLIAMO DELL’ALBUM

Mirror“, l’EP di debutto di Krisj Wannabe, il nuovo nome da tenere d’occhio nel panorama post-punk/grunge, è uno squarcio sulla disillusione contemporanea, un grido di rabbia e frustrazione in un mondo iperconnesso ma emotivamente isolato.

Sei tracce urgenti e senza compromessi che scavano a fondo nei temi dell’alienazione, del burnout, dell’apatia e della routine soffocante, esperienze che accomunano tutti noi.

Da “Don’t Belong“, una critica sociale tagliente, alla struggente “Been Away“, l’EP ci accompagna in un viaggio attraverso la precarietà esistenziale, tra la ricerca di un senso e la sensazione di essere inghiottiti dal caos. “Somewhere” racconta la fatica della creazione artistica, mentre “Are We Forgetting Something?” ci mette di fronte alla nostra indifferenza di fronte alla crisi. “Another Day” ci ricorda come la normalità possa crollare da un momento all’altro.

And You?“, il brano che chiude l’EP, è un tuffo nelle guglie della dipendenza dai social, un mix di conforto e ansia alimentata dallo scrolling compulsivo. La voce di Krisj Wannabe , ora arrabbiata, ora stranamente seducente, incarna perfettamente il potere di attrazione di una inclusione continua in un mondo sempre più vuoto.

Con “Mirror“, Krisj Wannabe si rivela un artista capace di esprimere con potenza e autenticità le contraddizioni di una generazione in bilico tra ribellione e resa.

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Krisj Wannabe SOCIALS: Instagram – YouTube – Spotify

BONUS TRACKS” il primo EP dei NoDrip

I NoDrip sono una band che fonde generi diversi in chiave punk rock, con la volontà di raccontare la vita con ribellione e ironia. La formazione vede Gianluca Veronal (voce e chitarra), Angelo Merico (voce e basso) e Charlie Amendola (batteria), tre musicisti accomunati dalla passione per la musica autentica e senza compromessi.

Il debutto discografico dei NoDrip è finalmente disponibile: è uscito infatti “BONUS TRACKS“, un EP che, come un biglietto da visita esaustivo e personale, presenta questo progetto nato all’ombra dei palazzi di Milano al panorama musicale indipendente. Anticipato dal singolo “Marte“, il disco è un concentrato di energia, attitudine punk e contaminazioni sonore che spaziano dall’urban al reggae, dal breakbeat allo ska, il tutto filtrato attraverso un’irriverente visione della realtà.

PARLIAMO DELL’ALBUM

“BONUS TRACKS” raccoglie cinque tracce nate dall’urgenza di raccontare il caos della vita senza filtri e senza pretese. Ogni brano è una finestra su un’emozione, una prospettiva unica su ciò che ci circonda: dalla cruda consapevolezza di “Non C’ero” al sarcasmo feroce di “Marameo“, passando per le riflessioni amare di “Non Dura“, lo sfogo diretto di “Marte” e le fragilità nascoste di “Tra le Mine“.

L’EP vanta la partecipazione di artisti di spicco come Ted Bee, Attila e Andrea Rock, che arricchiscono ulteriormente la varietà stilistica e l’impatto del progetto.

“BONUS TRACKS” è un viaggio sonoro che nasce dall’esigenza di essere veri, senza sovrastrutture o compromessi. Ogni traccia racconta un pezzo di esperienze vissute, di notti insonni passate a riflettere e di giornate affrontate con la consapevolezza che la vita è un casino. È un disco per chi non ha paura di guardare in faccia la realtà, per chi cerca qualcosa di più di una semplice colonna sonora.

L’EP è stato registrato presso l’Attitude Studio di Milano, prodotto e mixato da Gianluca Veronal con l’assistenza di Alessandro Strada. Il disco esce sotto le etichette Ammonia Records e Attitude Records.

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Leggi anche -> Campa, i Turnisti di Rebus e My Amy Vice – Songs of the Week

Stay Rock!

AlEmy

Campa, i Turnisti di Rebus e My Amy Vice – Songs of the Week

Campa, i Turnisti di Rebus e My Amy Vice sono i protagonisti del nostro nuovo format Songs of the Week.

Campa

Songs of the Week

Songs of the Week è un nuovo format che ci permetterà di conoscere le nuove uscite di tre artisti selezionati di settimana in settimana!

Pronti a “viaggiare” insieme a noi attraverso questi brani?

“LOOP” il nuovo album di Campa

Luca Campagnaro, in arte Campa, è un artista classe 1996 della provincia di Venezia. Fin da bambino si appassiona alla musica punk, nella quale trova rifugio per evadere dalla quotidianità. Dopo anni di gavetta nelle band punk di provincia come chitarrista e cantante, si dedica all’autoproduzione e nel 2021 dà vita al suo progetto solista con la pubblicazione del primo singolo “C’era una volta”.
Nel 2022 , insieme al batterista Charlie Amendola, pubblica una serie di singoli che attirano una discreta attenzione da parte della scena pop punk: arriva a cavalcare i palchi del Triveneto e partecipa a Emo Night Milano a Udine con gli Eyes Set to Kill, That’s So Emo a Padova, All The Punx Kids a Treviso.
Nel 2024, con la pubblicazione del singolo “Grazie a te (Lei non sa)”, inizia la collaborazione con Ince dei WEL alla produzione, proseguita su “Casinooo” e “Lucido”.

In occasione del Cipre Lab Summer Fest apre ai Sick Tamburo.

PARLIAMO DELL’ALBUM

A quattro anni dalla nascita del progetto solista di Campa esce per NEEDA Records l’EP d’esordio “Loop“. La sua prima prova sulla breve distanza definisce la maniera personale con cui l’artista veneto si appropria del pop punk insieme al quale è cresciuto, dimostrando una maturazione rispetto ai primi lavori.

In “Loop” Campa dà una forma ormai riconoscibile alla sua idea di cantautorato pop punk: un sound leggero, orecchiabile e divertente, unito a tematiche profonde e riflessioni mai banali o scontate sull’esistenza.

Le storie narrate da Campa nell’EP d’esordio sono ritratti della vita quotidiana, riflessioni di tutti i giorni che restituiscono, nelle parole del suo protagonista, «il loop dei pensieri» che lo attraversa ogni giorno. “Loop” è anche il tentativo di uscire, appunto, da un loop di paranoie, solitudini, ansie e paure che opprime.

Le cinque tracce sono state prodotte da Luca Incerti, batterista dei WEL e tra i producer più riconoscibili della scena pop punk, il cui sound si rifà al primo revival del genere targato anni 2010 (Neck Deep, Like Pacific, Seaway).

L’EP esce lo stesso giorno della compilation The Kids Aren’t Alright, a cura del collettivo PGA (Punk Goes Acoustic), in cui Campa compare con la cover unplugged di “Sassafrass Roots” dei Green Day. Il ricavato del progetto – pubblicato da Rude Records e finalizzato all’Attitude Studio di Milano – sarà devoluto a L’isola che non c’è – ODV, organizzazione no profit che promuove l’inclusione delle persone con disabilità attraverso attività artistiche.

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“La vera Me” il nuovo brani dei Turnisti di Rebus

I Turnisti di Rebus sono una band nata dall’unione di due gruppi musicali il 12 ottobre 2010.

Nel corso degli anni, hanno avuto l’opportunità di condividere il palco con importanti artisti come Diego Perrone, Fast Animals and Slow Kids, Soldiers of a Wrong WarFinley, Dari e Punkreas

 Nel 2012, all’epoca con il nome di Against The System, sono stati selezionati per partecipare al Music Village, una delle più importanti rassegne di band emergenti. Il 2014 invece è stato caratterizzato da un cambio nome: E.F.I.X. Hanno anche sperimentato nuove sonorità pop-punk/indie.

Nel 2019 invece hanno pubblicato il loro primo album “Spot” e nel 2020 il singolo “Ancora“, disponibili su tutte le piattaforme online. Nel 2022, dopo un cambio di formazione, hanno rinfrescato il loro progetto musicale cambiando nome in I Turnisti di Rebus.

Nel 2023 la band annuncia l’arrivo di Silvia Raspini, una nuova voce femminile che darà la possibilità di sperimentare nuove sonorità e di dare una svolta ai nuovi singoli che usciranno prossimamente.

PARLIAMO DEL BRANO

“La vera me” è una chiara dichiarazione di quello che è adesso il presente e di quello che è stato il passato.

C’è tanto oltre al testo di questa canzone, ci sono emozioni racchiuse che non torneranno mai e altre emozioni che hanno forgiato quello che si è oggi.

Si apre con “siamo fantasmi di un passato ormai perduto nel silenzio” per sottolineare la perdita di una persona cara, che ha donato tanto e che il suo pensiero rimarrà sempre e solo dentro di te.

Questo testo è stato scritto qualche anno fa, ma non c’è mai stato il coraggio di metterlo in musica, per il dolore provato in passato.

Come cita la canzone, si può dire ora che la luce del sole è davvero lontana; è stato finalmente possibile ritrovare La vera Me.

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“Istinti d’istanti” il nuovo album dei My Amy Vice

My Amy Vice sono un gruppo rock originario di Torino, nato nel 2015 dalle ceneri di un precedente progetto chiamato Dentro Marylin. Il loro sound unisce sonorità british ed elementi elettronici per creare brani dalla struttura pop coinvolgente.

Nel 2018 pubblicano il loro primo EP autoprodotto “Sensi Sensei”, registrato, mixato e masterizzato presso il TransEuropa Studio da Fabrizio “Cit” Chiapello. Nel frattempo si esibiscono live in numero concerti e arrivano finalisti in importanti competizioni musicali: Rock Targato Italia, Emergenza Festival e Sanremo Rock. Queste esperienze live hanno permesso loro di affinare le loro performance sul palco e di condividere la loro musica con un pubblico sempre più vasto.

La pandemia li costringe a rallentare il ritmo, ma nel 2023 pubblicano il singolo “Ad Occhi Chiusi” con la preziosa collaborazione di Leonardo Caucci Molara, arricchito da un video realizzato da Pierlorenzo Costa con il supporto del CottonBro Studio di San Pietroburgo.

A fine gennaio 2025 esce “Istinti d’Istanti”, primo album nuovamente autoprodotto, registrato, mixato e masterizzato da Pierlorenzo Costa nei MyAmy studios. Otto tracce, tra cui una versione remixata e rimasterizzata di “Ad Occhi Chiusi”, che ritraggono istantanee di vita, relazioni e istinti.

I My Amy Vice sono un progetto indipendente nel vero senso della parola, in piena auto produzione ed auto management per fare ciò che si sentono di fare, senza condizionamenti e dettami. La band si distingue per la passione palpabile e la musica dinamica con melodie orecchiabili, con la voglia di conquistare i fan del rock di tutte le età e a lasciare un’impronta nella scena musicale italiana.

PARLIAMO DEL BRANO

“Istinti D’Istanti” è un album che lo si ascolta tutto d’un fiato. Un disco rock in cui ogni brano però riceve un’influenza diversa. Ad esempio i primi due brani “Nuovo Giorno” e “Maledetta Mente” si avvicinano più al pop anni ’90, ma subito dopo arriva “Momento” dove il rock abbraccia l’elettronica portando l’ascoltatore in un viaggio suggestivo.

Si torna su tonalità pop rock con “Strana Illusione” e il suo ritornello che rimane in testa. Il rock torna prepotente in “Cometa” e “Carboazoto”. Non mancano riferimenti cantautorali nel brano “Tenebre”. Il disco si chiude con una versione rimasterizzata del brano “Ad occhi chiusi“, uscito nel 2023.

«“Istinti D’Istanti” è una raccolta di storie, di relazioni mosse da istinti a volte distanti tra loro.»

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AlEmy

MaldiMarte, Krida, Joe la Truite – GROOVER

Joe la Truite, Krida e Maldimarte sono i nuovi protagonisti dei brani che abbiamo conosciuto grazie a Groover.

MaldiMarte

GROOVER

Attraverso la piattaforma GROOVER abbiamo scoperto dei brani davvero interessanti, pronti a “viaggiare” insieme a noi?

“Bad Death City” il nuovo brano dei Joe la Truite

Il sound di Joe La Truite è pura energia Zguen. Musica punk-metal psichedelica impulsiva, ultra-efficiente… da qualche parte vicino a Marsiglia.

Questo trio punk-metal psichedelico francese è pronto a pubblicare il suo attesissimo singolo video, “Bad Death City“, l’1 marzo 2025. Dopo l’album di debutto del 2020 della band “Trapped In The Cosmos“, “Bad Death City” segna un audace passo avanti sia nella scrittura di canzoni che nella musicalità, mostrando l’evoluzione della band.

Joe La Truite fonde il sound sperimentale delle grandi band Progressive Punk/Metal offrendo una miscela unica di energia punk incisiva, elementi psichedelici e follia metal. Il nuovo brano riflette la crescita e la sinergia della band, con tutti e tre i membri: Julien Liphard (chitarra/voce), Charles Roussel (basso/voce) e Martin Denquin (batteria), che contribuiscono equamente alla scrittura e all’arrangiamento delle 13 tracce che comporranno il loro prossimo album del 2025.

Con “Bad Death City“, la band si prepara a presentare al mondo la sua nuova direzione audace, consolidando il suo posto nella scena musicale underground. E il prossimo album “Ultimate Ninja Storm2: Full Zguen” scritto per l’uscita venerdì 13 giugno 2025.

La nuova direzione racchiude tutto ciò che i fan hanno imparato ad amare di Joe La Truite con i loro groove contagiosi, le melodie eccentriche e una performance cruda ed energica.

PARLIAMO DEL BRANO

Bad Death City” inizia con uno stile hip-hop classico anni ’80
prima di lanciarsi in un ritornello punk groove-heavy metal che è un
contrasto netto ma gradito. La canzone sembra deliziarsi nel
prendere in giro i bianchi hip-hop e celebrare il genere allo stesso tempo. Ma la cruda brutalità del ritornello ci riporta sempre al
punk, creando una traccia davvero dinamica.

LE PAROLE DELLA BAND

«Il nostro prossimo album, in uscita entro la fine dell’anno, è stato concepito come un concept di videogioco, quindi volevamo che “Bad
Death City
” fosse la prima fase, come “Street of Rage” in una città buia e sporca.

Julien aveva questo riff di chitarra dal suono misterioso che ci ricordava l’atmosfera da detective di Gotham City o Sin City, quindi è diventato la base del brano. Il titolo era già stato deciso: “Bad Death City“, tradotto letteralmente come Mallemort, il villaggio dove Julien viveva da giovane.

Volevamo anche che i versi fossero rappati, per dare al brano un’atmosfera da strada e da ghetto. La città oscura è descritta come un posto dove l’omicidio è in vendita, un uomo morto non fa storie!»

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“Farne a meno” il nuovo brano dei Krida

I Krida sono: Davide (voce), Luca (basso), Damiano (Chitarra e voce) e Marco (batteria). Tutti e 4 vengono da band differenti sempre nel parmense, e una sera del 2024 casualmente a un concerto, si incontrano e iniziano a ragionare sull’ipotesi di formare una band insieme basandosi sulla stessa passione per la musica per lo più pop punk/punk rock.

Si chiudono in una cantina che poi diventerà un vero e proprio studio, e iniziano a scrivere brani inediti cantati in Italiano che spaziano da melodie più energiche a pezzi più romantici e melodici. Appunto perché le influenze dei 4 sono diverse, i pezzi che vengono fuori parlano di varie tematiche: feste sfrenate tipicamente pop punk, delusioni d’amore, amicizia e voglia di non invecchiare.

Nell’autunno del 2024 decidono di registrare i primi 3 pezzi al Take Away Studios di Modena con la collaborazione di Federico Ascari che li segue per la produzione, registrazione mix e master. Il primo singolo “Guardarsi in faccia” esce a Gennaio 2025 ed è la primissima bozza di canzone che Damiano ha fatto sentire a tutti gli altri membri della band e che forse ha fatto scattare la scintilla.

A Febbraio è uscito il secondo singolo “Farne a meno” riprodotto molto fedelmente nel videoclip.

Nel frattempo i pezzi prodotti sono diventati circa una decina e quindi arriva anche il primo concerto il 14 Marzo al Pop Punk Mosh Party di Parma. Il rapporto con Federico Ascari e l’ottimo risultato in termini di registrazione, li convince ad affidarsi nuovamente a lui per le prossime 3 canzoni che verranno registrate questa estate.

La voglia adesso è quella di fare molti live per fare arrivare la musica dei Krida a più persone possibili e trovare un etichetta che possa aiutarli a diffondere la loro musica.

PARLIAMO DEL BRANO

Farne a Meno” è il secondo singolo dei Krida e si distacca dalla loro prima pubblicazione per musicalità e tematica, pur rimanendo nella sfera del pop-punk. E’ una canzone volutamente leggera, festaiola, che parla dell’amore per la musica e il divertimento, con ritmi che invogliano a saltare e pogare.

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“CAROSELLO” il nuovo brano dei MaldiMarte

MaldiMarte è un viaggio musicale nato nel 2019, frutto di un’evoluzione artistica che affonda le radici nel 2007 con i Vinylika, band rock’n’roll che ha lasciato il segno su palchi prestgiosi come il Roxy Bar di Red Ronnie, il Motorshow di Bologna e le finali di Sanremo Rock. Con i Vinylika, nel 2009, viene pubblicato l’album “Vene“, tappa fondamentale di un percorso in contnua trasformazione.

Con MaldiMarte, il suono si fa più moderno e cantautorale, intrecciando chitarre e synth per raccontare il presente con lucidità e intensità.

Il debutto discografico arriva nel 2021 con Vicini di Caos (Alka Records), un album che include brani come “Dis-mia“, “Oro Logico” e “Pirenei“. Il singolo “Respirerò” si distingue per il suo forte impatto, scalando la classifica del MEI per diverse settimane.

Seguono nel 2022 il brano “Formaldeide” con Bauxite e, nel 2023, il singolo “Comfort Zone“, fino ad arrivare a A tu? i cos-, pubblicato il 1° dicembre 2023, che porta MaldiMarte oltre il mezzo milione di stream su Spotfy.

Nel 2024 è : il video di “A tutti i costi” viene trasmesso dal TG3 e nei mesi successivi vengono invitati come ospiti del programma “We Have a Dream” di Red Ronnie e conquista le finali del festival Je So Pazzo a Marino (Roma) nel luglio dello stesso anno.

Nel 2025 inizia la collaborazione con Sorry Mom e pubblicano “Carosello” distribuito da Universal Music Italia.

MaldiMarte è un equilibrio tra nostalgia e modernità, tra parola e suono, tra inquietudine e ricerca di senso. Una voce che si fa strada nel caos contemporaneo, trasformandolo in musica.

PARLIAMO DEL BRANO

In “Carosello”, l’incontro con il se stesso del futuro diventa il pretesto per una conversazione intima e intensa, un dialogo tra memoria e paura del cambiamento. La canzone esplora il senso di smarrimento e il conflitto tra il desiderio di stabilità e la necessità di evolversi, mentre il tempo si snoda come un vortice inarrestabile.

Il carosello diventa metafora della vita contemporanea, fatta di routine incessante, obblighi e apparenze che incantano, ma che alla fine ci riportano all’essenziale. Il personaggio del futuro ammonisce: il ciclo di opulenza e materialismo avrà un epilogo, lasciando spazio ai bisogni primari e alla ricerca di un senso più autentico.

Con un testo carico di emozione e sonorità che intrecciano malinconia e speranza, “Carosello” si fa portavoce di una riflessione universale sulla vita, sul corpo e su ciò che siamo disposti a lasciar andare.

Un brano che scava nelle profondità dell’animo umano, in un crescendo che porta a una consapevolezza intensa e inevitabile.

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AlEmy

I Qualunquisti, EraNera e Five Sides – Albums of the Week

I Qualunquisti, EraNera e Five Sides sono i protagonisti del nostro nuovo format Albums of the Week.

I Qualunquisti

Albums of the Week

Albums of the Week è un nuovo format che ci permetterà di conoscere le nuove uscite discografiche di tre artisti selezionati di settimana in settimana!

Pronti a “viaggiare” insieme a noi attraverso questi brani?

“Fino a che non passa” il nuovo album dei Five Sides

Five Sides nascono nel 2018, tra Rimini e San Marino, dalla mente di Elia, Andrea, Luca e Stefano. Un inizio old style tra risate in sala prove, prime registrazioni e primi concerti. Una band, ma soprattutto un gruppo di amici uniti dalla forte passione per la musica.

Five Sides” perché il quinto elemento della band è la Musica.

Le sonorità che li caratterizzano spaziano molto tra alternative rock, emo e pop punk. Nel 2023 pubblicano i loro primi singoli che entrano a far parte di “V”, il loro primo EP ufficiale.

I tour estivi nel corso dell’ultimo anno li portano ad esibirsi tra Umbria, Marche ed Emilia-Romagna, sia in club che festival rilevanti (We Make Future – Bologna, Antifestival – Trevi, Vitignanostock – Meldola), aprendo anche ad artisti come Bugo, Frankie Hi-Nrg Mc e Etta.

Il 21 marzo pubblicano “Fino a che non passa”, il loro primo album prodotto da Cesare Madrigali (Cara Calma) al Glotoneria Studio (Montichiari) sotto etichetta Atomo World. Disco anticipato dai singoli “Nei miei panni”, “Amnesia” e “Paradosso”.

Tre canzoni che avevano già dato un’impronta chiara e definita al progetto.

I Five Sides nell’ultimo anno sono cresciuti tanto e hanno finalmente trovato la loro dimensione musicale.

PARLIAMO DELL’ALBUM

“Fino a che non passa” ha un sound alternative rock che strizza l’occhio agli anni 2000 ma si mantiene moderno e accattivante. Nel disco abbiamo brani come “Sold Out” che si avvicinano molto allo stile punk rock con il suo suono più graffiato. Altri come “Amnesia” e “Paradosso” sono più pop rock, ma non mancano i brani più ballad come “Seratonina”. “Un altro palco” è più vicino all’alternative rock tanto amato dai millenials e “Dorian Gray” ha un’impronta molto più rock.

LE PAROLE DELLA BAND

«“Fino a che non passa” è il nostro antidoto a tutte le esperienze negative che abbiamo passato in questo ultimo anno di scrittura. Le prospettive del futuro cambiano insieme alle priorità, crescendo ci rendiamo conto che le responsabilità ci sbattono in faccia solo la nostra incertezza e ognuno di noi è stato plasmato da eventi personali.

Questi, assieme alla realtà alienante che viviamo, ci hanno fatto comprendere come la musica debba essere il contenitore delle nostre fragilità. Il risultato è quest’album. Sette canzoni che parlano di noi come non abbiamo mai fatto prima. Mentre tutto scorre inesorabilmente, quello che ci rimane è un altro palco su cui suonare: il luogo in cui le nostre ferite si placano. In quel momento siamo solo musica, fino a che non fa più male, e a noi va bene così.

A differenza delle nostre precedenti uscite, il processo creativo dell’album si è sviluppato con il chiaro intento di seguire un filo conduttore tra tutte le canzoni, un concept che valorizzasse il messaggio alla base e si presentasse in forme diverse in tutti i brani.»

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“EraNera” il nuovo e omonimo album degli EraNera

Gli EraNera nascono nel 2020 a Rozzano, periferia sud di Milano, dall’unione di tre amici e musicisti: Davide Carrone, Davide Maselli e Andrea Vernò.

Il loro sound è un’esplosione di rock moderno cantato in italiano, che fonde l’energia cruda del rock americano e inglese con un’anima potente e viscerale. Ogni membro della band porta con sé influenze diverse, ma il cuore pulsante del progetto batte su distorsioni taglienti, riff massicci e una sezione ritmica martellante, il tutto guidato da una voce graffiante e carismatica.

Nel 2023 inizia la collaborazione con Pan Music e Fabrizio Pan, con cui gli EraNera registrano il loro primo album consolidando il loro sound e la loro identità musicale.

EraNera è istinto, impatto e passione pura. Un mix esplosivo che si traduce in brani intensi, nati per essere vissuti ad alto volume.

PARLIAMO DELL’ALBUM

Gli EraNera sono entusiasti di annunciare l’uscita del loro album omonimo, Era Nera, una raccolta dei singoli pubblicati tra il 2022 e il 2024 in collaborazione con Pan Music. Questo progetto rappresenta un viaggio musicale che fonde il rock italiano con influenze internazionali, spaziando dal grunge al rock alternativo.

Tra i brani più significativi dell’album spiccano “Bestie” e “Fiato sul Collo”, quest’ultimo scelto come focus track. “Bestie” è un pezzo energico che affronta temi di alienazione e ribellione, caratterizzato da riff potenti e una ritmica incalzante. “Fiato sul Collo” offre una riflessione più introspettiva, con melodie avvolgenti che accompagnano testi profondi sulla lotta contro l’apatia quotidiana.

Era Nera sarà disponibile su tutte le piattaforme digitali. Con questo album, gli EraNera consolidano la loro identità sonora, offrendo un’esperienza musicale intensa e autentica, pronta a lasciare il segno nel panorama rock italiano.

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“Le faremo sapere” il nuovo album dei Qualunquisti

Qualunquisti sono una rock band di Roma formatasi nel 2021. Cantano emozioni, come loro stessi dichiarano nel brano “Venti Ventitré”, e più in generale offrono attraverso le loro canzoni una visione disillusa e mai banale del mondo che li circonda.

La band nasce dall’unione di musicisti che negli anni hanno suonato insieme in diversi gruppi attivi nella scena romana. Suonavano principalmente rock, ma anche reggae e insieme prendono presto una direzione indie punk che li distingue. Così nascono i Qualunquisti e a ottobre 2022 pubblicano il loro primo singolo “Sigarette” seguito da diversi lavori che si fanno notare.

Come il disco “Fuori dal buio”, uscito nel 2023, che grazie al brano “Dharma” viene passato in FM su Radio Rock.

Il 13 febbraio 2025 la band pubblica l’EP “Le Faremo Sapere”, anticipato dai singoli “Andrea” e “Ma che cosa vuoi”, l’EP ci porta direttamente in un mix di emozioni differenti: sarcasmo, irriverenza, sentimenti ed empatia.

PARLIAMO DELL’ALBUM

“Le faremo sapere” è composto da cinque brani che esplorano differente sfaccettature di rock. Abbiamo un bel pop rock accattivante in “Andrea” e “Via”. Si passa su tonalità più vicine al punk rcok con “Ma che cosa vuoi” e un rock più cupo in “Universo”, mentre “Tutte le sere” ci mette anche un pizzico di elettronica.

«Le faremo sapere”, una frase che troppe volte ci hanno detto e che ci ha tenuti appesi in speranze che non si sono mai avverate. Noi le cose non vogliamo farle sapere, ma dirle direttamente e in soli 22 minuti.

Questo EP rappresenta una vera liberazione. È il risultato di anni di lotta contro tutto ciò che ci ha oppresso mentre cercavamo la strada verso la musica, verso la felicità. L’abbiamo convogliata in un viaggio sonoro che vi farà vibrare l’anima e scuotere la testa!

Un EP che non solo si ascolta, ma si vive.»

Con testi pungenti e melodie travolgenti, i Qualunquisti sono pronti a lasciare il segno nell’anima.

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AlEmy

Vintage Violence + Klaus Nour, DiscoMostro, Revel – GROOVER

Vintage Violence + Klaus Nour, DiscoMostro e Revel sono i nuovi protagonisti dei brani che abbiamo conosciuto grazie a Groover.

Vintage Violence

“I non frequentanti” il nuovo brano dei Vintage Violence + Klaus Noir

I Vintage Violence sono uno dei gruppi storici dell’underground punk e garage rock italiano. Operativi dai primi anni 2000, hanno più di 400 concerti sulle spalle e quattro album all’attivo, più una raccolta acustica e un “best of” (Violenza primordiale) uscito nel 2022, con una tracklist composta da brani scelti direttamente dai fan.

Nel 2021 esce l’ultimo album elettrico “Mono”, il cui tour ha fatto registrare svariati sold out, fra cui allo storico Bloom di Mezzago nel 2022. Numerose le collaborazioni in vent’anni di carriera, tra cui Zen Circus, Bologna Violenta e Afterhours. A fine 2023 è uscito il docufilm ufficiale “Come un chiodo ama il muro”, che racconta la loro storia e amicizia.

L’ultimo singolo inedito “Sono un casino” è uscito a gennaio 2024, anno del decennale dell’album “Senza paura delle rovine”: dopo l’uscita primaverile della versione non censurata del brano “S.I.A.E.” in autunno i Vintage Violence pubblicheranno la versione rimasterizzata de “I non frequentanti” feat Klaus Noir, frutto di una collaborazione nata sui palchi milanesi.

PARLIAMO DEL BRANO

Dieci anni dopo la sua uscita all’interno dell’album di culto “Senza paura delle rovine” (2014), i Vintage Violence propongono una nuova versione del loro classico brano “I non frequentanti”, presenza fissa dei live del gruppo nonché uno dei pezzi preferiti dai fan.

La nuova versione rimasterizzata, fuori venerdì 18 ottobre 2024 per Maninalto! Records, vede la partecipazione straordinaria del rapper Klaus Noir, conosciuto sui palchi lombardi e con il quale è nata prima un’amicizia e poi questo feat inedito: un crossover prezioso destinato a riproporsi live durante il tour invernale della band.

«Il fatto che, dieci anni dopo l’uscita, “I non frequentanti” sia uno dei nostri brani più ascoltati di sempre la dice lunga sul permanere, se non addirittura sull’acuirsi, delle dinamiche socio-occupazionali la cui osservazione ne ha ispirato la scrittura nel 2014: ora che chi ci governa addirittura si vanta della percentuale di occupazione nazionale è ancora più evidente la stortura esistenziale che questa “ruota per criceti” che è il neoliberismo rappresenta, sventolandoci davanti al naso la carota dello “studia-lavora-crepa” come fosse un balsamo per la felicità e non la palestra della morte intellettuale che è.»

Afferma Rocco Arienti, chitarrista e compositore della band.

Per dirla in altre parole: «A quanto ne so dovrei studiare per strappare un titolo di studio che a sua volta mi permetta di strappare un buon lavoro che a sua volta mi permetta di strappare abbastanza soldi per strappare una qualche cavolo di serenità tutta guerreggiata e ferita e massacrata dagli sforzi inauditi per raggiungerla.»

(Enrico Brizzi, Jack Frusciante è uscito dal gruppo)

“I non frequentanti” intendeva additare precisamente questo “elefante nella stanza”, opponendogli un inno gioioso al presente: il fatto che nel suo testo oggi ci si riveda una nuova generazione di universitari dimostra quanto sia necessaria, non solo divertente, una sua ripubblicazione, per così dire, aggiornata.»

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“Inferno” il nuovo brano di Revel

Revel, classe ‘95.

Inizia il suo percorso musicale da giovanissimo, suonando la chitarra elettrica per varie band nel periodo delle scuole superiori, ma solo nel 2021 inizia ufficialmente il suo progetto solista.

Dopo svariati concerti alle spalle, nel 2023 ha aperto il live di Diego Naska nella sua città natale: Settimo Torinese. Con un sound che mischia il pop-punk all’elettronica, il metalcore alla trap, ha creato una fanbase di fedelissimi in continua crescita, a colpi di testi diretti e profondi, trattando tematiche anche molto delicate e scomode.

PARLIAMO DEL BRANO

“INFERNO” segna un nuovo inizio per l’artista, che si addentra questa volta in sonorità più aggressive e cupe.

L’unione delle parti trap nei versi con quelle metal nei ritornelli, la rende una produzione molto moderna e versatile per il pubblico più giovane.

Vocalmente viene usato per la prima volta anche del growl nel breakdown.

È un inno, uno sfogo. Usa un linguaggio crudo pur essendo privo di parolacce e sfrutta l’energia del metalcore moderno, per far arrivare un messaggio ben chiaro a tutti quelli che stanno soffrendo nel ritrovarsi in una situazione di sottomissione.

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“ON NO!” il nuovo album dei DiscoMostro

I DiscoMostro nascono da un’idea di Carlame che si rimette in gioco nelle vesti di cantante, insieme a Ilmorla (chitarra), Manuel (batteria) e Andy (basso).

Una miscela di rock n’ roll e punk hardcore rivisti in chiave sorprendentemente personale. Testi in italiano, rabbia, sarcasmo e nichilismo.

Il primo album esce ad aprile 2016 per Professional Punkers e riscuote un significativo successo sin dalla prima data al Leoncavallo. In pochi mesi i DiscoMostro ricevono moltissime richieste di concerti e calcano fin da subito palchi importanti come Live Club Trezzo, Leoncavallo Milano, Honky Tonky Seregno, vari Open Air Festival con band del calibro di The Casualties, Reagan Youth, Siberian Meat Grinder, Punkreas, Modena City Ramblers, Raw Power, Nabat, Last Resort e tanti altri. Si spingono fino al sud, in Sardegna e all’estero in Croazia, al celebre Monteparadiso Squat di Pula.

A dicembre 2017 i DiscoMostro tornano al Toxic Basement Studio per lavorare al secondo album dal titolo “Mostroscopia” uscito il 18 Aprile 2018 in cd e vinile colorato numerato a mano, a cui segue un nuovo tour di otre trenta date, con un interesse sempre crescente.

Il 24 Settembre 2021 esce “TUTTO PANX” un EP di cover disponibile in streaming su Spotify e in download gratuito su Bandcamp, in attesa dell’uscita del nuovo album (terzo capitolo della saga) dal titolo “Mostropatia”.

I DiscoMostro ci stupiscono ancora una volta con questa badilata a ciel sereno: cavano dal loro cilindro maledetto quattro tracce supersoniche, volteggiando senza grazia tra The Damned, Dead Kenneys, Circle Jerks e… Patty Pravo! Le ribaltano, ci sguazzano, alzano il volume e finalmente ci percuotono alla loro maniera, col solito sound graffiante, oscuro e sguaiato.

Il 7 Gennaio 2022 finalmente pubblicano sempre per Professional Punkers e sempre registrando al Toxic Basement Studio, “MOSTROPATIA” il disco che chiuderà la trilogia dei mostri e che esce in formato LP 12” e in CD in due versioni differenti per quanto riguarda il libretto interno e il colore delle grafiche.

Carlame e la band danno un taglio graffiante e spigoloso, incarnato nella loro visione di punk hardcore, utilizzando un linguaggio semplice ma tagliente che fotografa istanti di vita attraverso metafore non convenzionali.
Tutto molto personale, e tutto centrato su aspetti e vicende interiori che potrebbero sembrare immediate, ma che sono in realtà sempre più complicate, come le continue guerre che dobbiamo affrontare, molte volte perse in partenza.

Una trilogia sulla sopravvivenza in cui ogni mostro della società si può rispecchiare.

L’album è anticipato dal singolo “Troppo”, con un video girato al Csa Baraonda di Segrate e diretto da Tommi Antonini elaborato con i vari personaggi interpretati da Carlame a rappresentare alcune tra le mille personalità che albergano in ognuno di noi, infinite sfaccettature, spesso rivali tra loro.

L’ULTIMO ALBUM

Il 14 Febbraio 2025, esce “Oh No!” il quarto album dei DiscoMostro, preceduto dai singoli “Tuttocchei” e “Persi” sempre per Professional Punkers ma con una ricerca più curata dei suoni. Registrato da Frank Altare presso l’Orion Recording Studio, e mixato da Totonno (Antonio Nevone) della Duff Recording Studio.

LA DISCOGRAFIA IN BREVE

MOSTROFONIA (2016): Il suono dei mostri, che escono allo scoperto e iniziano a fare rumore. Un suono dissonante e doloroso che tutti hanno urgenza di comunicare per liberarsi.

MOSTROSCOPIA (2018): La ricerca interiore del male che ci affligge, le domande e le riflessioni. I mostri visti da dentro, che spingono verso l’esterno i propri fantasmi e le proprie contraddizioni.
MOSTROPATIA (2022): La conclusione e la diagnosi della malattia: il male di vivere, la depressione, il buio, la sconfitta, affrontate come sfida e stimolo per rimettersi in gioco ogni giorno, senza niente da perdere.
OH NO! (2025): Un capitolo nuovo, che trascende dalla precedente trilogia, e narra una storia a se stante, slegata dalle analisi interiori e consapevole delle sfide che dovrà affrontare nel proprio cammino.

ASCOLTA il brano nella PLAYLIST ufficiale di MusicLives su Spotify : RETRO’ VIBES

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Stay Rock!

AlEmy

ULTRASUONI: l’evento per artisti emergenti arriva a Milano!

ULTRASUONI: da quando ho aperto la mia webzine, mi piace dare supporto agli eventi in cui credo.

Uno di questi è proprio quello di ULTRASUONI.

ULTRASUONI

Non è un festival, nè un open mic, nè un contest. “ULTRASUONI” è tutto questo e molto di più. 

ULTRASUONI si svolgerà all’Art Mall di Milano (via Torino, 64) domenica 23 Marzo e domenica 13 Aprile 2025.

L’evento si dividerà in due serate distinte.

PRIMA SERATA (domenica 23 marzo) – Open Mic + Jam Session

Nel corso della prima serata si svolgerà un open mic, aperto a gruppi, cantautori, rapper ed artisti di qualsiasi genere musicale. 

Suoneranno sul palco i primi 12 che si segneranno, a partire dalle ore 18.00. 

L’open mic inizierà alle ore 20.00.

Ogni artista avrà a disposizione un massimo di 10 minuti per la sua esibizione, comprensivi di cambio palco e presentazione/breve dialogo coi presentatori.

I brani proposti dovranno essere originali e ci si potrà accompagnare con uno strumento (chitarra, piano, band ecc.). 

Sul palco saranno presenti microfoni, amplificatori per chitarra e basso, tastiere e batteria.

Dai partecipanti all’open mic, verranno scelti due artisti, che verranno invitati ad aprire il concerto dell’headliner della serata successiva.

Dopo l’esibizione dei 12 artisti, intorno alle 22.00 si svolgerà una jam session, aperta a tutti.

A fine open mic ci sarà una breve esibizione del cantautore Berardi, ospite speciale della serata.

Dopo l’esibizione dei 12 openmicers, intorno alle 22.00 si svolgerà una jam session. Ad essa potranno partecipare anche gli artisti che non hanno avuto accesso all’open mic.

SECONDA SERATA (domenica 13 aprile) – Live Show

Alla serata successiva suonerà come headliner Nyco Ferrari, cantautore che può vantare l’apertura di concerti di artisti come La Rappresentante di Lista e la vittoria di Musicultura 2024. 

In apertura all’artista principale si esibiranno i due artisti scelti nel corso della serata precedente.

La serata inizierà alle ore 18.00, orario in cui sarà possibile fare apertivo, mentre il live inizierà alle ore 20.00.

Per entrambe le serate, ingresso 10 € con consumazione compresa.

ULTRASUONI è un evento organizzato dall’Associazione Prisma e gode del supporto dei media partner Freedomstreet Radio, Understage, Radio Agorà 24 e molti altri.

PER INFO RIGUARDO L’EVENTO, SEGUI IL LINK >>> ULTRASUONI <<<

AlEmy

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Il Cile, Alessandro Zavatti e Rhesina – Songs of the Week

Il Cile, Alessandro Zavatti e Rhesina sono i protagonisti del nostro nuovo format Songs of the Week.

Il Cile

Songs of the Week

Songs of the Week è un nuovo format che ci permetterà di conoscere le nuove uscite di tre artisti selezionati di settimana in settimana!

Pronti a “viaggiare” insieme a noi attraverso questi brani?

“Come mi volete” il nuovo brano dei Rhesina

CHI SONO I RHESINA?

I Rhesina sono un gruppo emo/pop-punk di Torino composto da Alessia alla voce, Erika al basso, Danny e Paul alle chitarre e Cez alla batteria.

Nostalgici delle sonorità malinconiche degli anni 2000, si uniscono per rivivere le emozioni di quel periodo. La band si ispira ai grandi nomi della scena emo e pop-punk di quegli anni, mescolando melodie accattivanti e testi profondi che parlano di esperienze personali, sfide quotidiane e sentimenti universali.

Ogni membro porta con sé un bagaglio di influenze musicali diverse, che si riflettono nella varietà dei loro brani, creando un sound unico e riconoscibile. La loro passione per la musica è evidente in ogni pezzo.

Con un repertorio che spazia da pezzi più energici e ritmati, a ballate malinconiche, i Rhesina sono pronti a lasciare il segno nella scena musicale contemporanea, mantenendo vivo lo spirito e l’anima del movimento emo/pop-punk. Il loro primo singolo “Tra me e te (non scorre buon sangue)” esce nel 2023, seguito da “Impero di Carta“, che si è guadagnato un posto in Rock Italia, e “Costellazioni” nel 2024.

PARLIAMO DEL BRANO

Come mi volete parla di tutto quello che i Rhesina voglio evitare di essere: Indifferenti, zitti, sottomessi.

È un grido di libertà anche per chi non è libero.

La necessità di scrivere questo brano nasce dallo sconforto percepito riguardo al periodo storico attuale, caratterizzato da violenza e sopruso, ormai purtroppo all’ordine del giorno.

Le sonorità punk-rock si scontrano con voci liriche, stavolta in un mix più energetico. I Rhesina hanno nuovamente prodotto il pezzo presso PAN MUSIC PRODUCTION come il resto del loro catalogo.

PICCOLO COMMENTO

E’ da tanto che non sento l’esigenza di scrivere due parole su qualcosa che ascolto. Ma i Rhesina con questo ultimo singolo sono riusciti a smuovermi qualcosa dentro.

Prima di tutto voglio complimentarmi con loro, perchè nel corso degli ultimi mesi sono cresciuti davvero tanto. Non solo a livello di composizione, dato che con questo brano sono riusciti a costruire un muro di suono intenso, oltre che figo, ma anche a livello di testo e temi affrontati.

La rabbia descritta la sento anche io ogni giorno, ed è davvero coraggioso non avere paura di esprimere questo disagio per dei ragazzi così giovani.

Mi sento però di dovere fare una critica, che spero sia vista come qualcosa di Costruttivo e non distruttivo: dal punto di vista vocale penso che ci sia uno strumento potentissimo, ma che ancora si abbia difficoltà a gestirlo e a capire cosa possa valorizzarlo al meglio!

Ma sono sicura che grazie alla guida sapiente del produttore discografico a cui si sono affidati, questa difficoltà svanirà facilmente!

ASCOLTA il brano nella PLAYLIST ufficiale di MusicLives su Spotify : UNDERGOUND’S VOICE

Rhesina SOCIALS: Instagram – YouTube – Spotify

“Fantasma” il nuovo brano di Alessandro Zavatti

CHI E’ ALESSANDRO ZAVATTI?

Alessandro Zavatti è un musicista e cantautore che cerca nella musica e nella scrittura una risposta alle sue inquietudini. Sin da piccolo mostra una predisposizione per il canto, e la forte passione per la musica lo porterà a prendere lezioni di chitarra classica già dagli otto anni. Prende lezioni di canto prima con la cantante blues Giovanna Bosco e successivamente con Ilaria Piccin, cantante lirica.

Nel 2015 fonda la sua prima band con il cugino Matteo Bartolo: i The Wave. Insieme alla band si esibiscono in diversi locali noti di Roma come Palatlantico, Stazione Birra, e Villaggio Globale. Nel 2018 dopo vari live, tra cui spicca il concerto “Tribute in memoria di Chester Bennington”, i The Wave si sciolgono ed Alessandro decide di intraprendere un nuovo progetto solista.

Il percorso da solista

In parallelo continua ad esibirsi anche con altre band tra cui Gli Alter Ego con cui vince il premio miglior canzone in un concorso indetto dall’etichetta Caliel di Torino. In questi anni Alessandro pubblica diversi singoli (“Il Teatro dell’Assurdo”, “Pace”, “Siamo Veramente Liberi?”), dai quali emergono la passione e l’influenza del rock, genere che il cantautore intende portare in chiave moderna.

Nel 2023 Alessandro comincia a lavorare al suo primo album in studio insieme al produttore Fabio Balestrieri. Il disco s’intitola “Ogni Giorno” e si tratta di un concept album che affronta il tema della Rinascita.

A settembre 2024 esce il primo singolo di questo progetto “Comportarsi”, festeggiato con un live in band al locale Riverside di Roma, seguito a dicembre dalla title-track “Ogni Giorno” distribuita dall’etichetta milanese Needarecords.

La collaborazione con l’etichetta non va a buon fine così Alessandro decide di interrompere i rapporti, ma per lo stesso motivo la title track non sarà presente nel disco.

Il 30 novembre Alessandro riempie il locale Velvet a San Lorenzo suonando in anteprima tutto il nuovo disco in formazione completa. A febbraio 2025 riprende in mano il disco e pubblica il singolo “Fantasma”.

Questo segna l’inizio di una nuova fase del suo percorso artistico.

PARLIAMO DEL BRANO

“Fantasma” ha un carattere rock e un cantato che mescola influenze urban ed indie. Attuale, originale e accattivante così si può descrivere il nuovo brano di Alessandro Zavatti. Un pezzo che sa entrarti dentro a suon di chitarra.

“Fantasma” è anche un grido di aiuto. Un brano che affronta il tema della depressione. Quel tarlo che ti entra in testa e che non riesci a mandare via. Quelle sensazioni che ti avvolgono e che ti fanno sentire in prigione. Il rock di Alessandro enfatizza e risalta tutte queste emozioni. Le tira fuori, le urla al mondo sperando che qualcuno possa sentirlo.

«Si tratta di uno sfogo allo stato puro, di un grido d’aiuto. E’ un brano spietato, e spero che il sound costruitogli attorno, ne rispecchi l’animo. Questa è con ogni probabilità la canzone più personale che abbia mai scritto.»

ASCOLTA il brano nella PLAYLIST ufficiale di MusicLives su Spotify : UNDERGOUND’S VOICE

Alessandro Zavatti SOCIALS: Instagram – YouTube – Spotify

“Nata Libera” il nuovo brano de Il Cile

CHI E’ IL CILE

Il Cile, nome d’arte di Lorenzo Cilembrini, è un chitarrista, scrittore e compositore. Esordisce nel 2011 come coautore di alcuni testi per i Negrita, insieme a Pau, per l’album “Dannato vivere“, ma è nel 2012 che debutta come cantautore con Cemento armato“.

Successivamente, il suo primo disco Siamo morti a vent’anni esordisce al quarto posto della classifica FIMI e lo porta in tour nei principali club italiani. Apre i concerti di Ben Harper e dei Cranberries, oltre ad essere l’unico artista Italiano presente all’ultima edizione dell’Heineken Jammin Festival.

Nel 2013 partecipa a Sanremo nei giovani con: “Le parole non servono più“, conquistando i premi “Assomusica” e “Sergio Bardotti” come migliore testo tra tutte le canzoni in gara. Diventa opening act al primo tour di Jovanotti negli stadi. L’anno seguente apre i concerti a Roma e Milano di Ligabue.

Nel 2015, scrive insieme a Pau, il testo della hit “Il gioco” (certificato oro) dei Negrita. Non solo scrive e canta il ritornello della hit “Maria salvador” per l’album “Il bello di esser brutti” di J-Ax, ottendendo 6 dischi di platino.

Un paio di anni dopo, nel 2017, pubblica il suo terzo disco “La fate facile”. L’anno seguente calca per la quarta volta il palco di San Siro cantando con J-Ax su “Maria Salvador”. Nel 2019 è autore, insieme ai Negrita, de: “I ragazzi stanno bene” (Festival di Sanremo) e partecipa con due brani di cui uno in featuring al disco di J-AX “ReAle”. Nel 2021 scrive per Loredana Berté “Persa nel supermercato”.

Dopo avere pubblicato alcuni inediti, torna nel 2024 in radio con il singolo “Nadir” prodotto da Pio Stefanini per Zonartista Records di Fabrizio Bartolomei. In concomitanza al nuovo singolo parte l “Anche questa è vita summer tour” che ha visto Lorenzo esibirsi in ventuno date per tutto lo stivale. Al suo fianco una band d’eccezione composta da Giacomo Loré alla batteria, Leo Caleo alla chitarra e Andrea Palumbo al basso.

Il 18 ottobre pubblica il suo nuovo singolo “Il cielo verticale”. Apre il 2025 con il singolo “Nata libera” che anticipa l’album.

PARLIAMO DEL BRANO

“Nata Libera” parla di un amore sincero e profondo, lontano dai soliti cliché e della banalità. Questo amore viene espresso presentando una ragazza senza catene fatte da pregiudizi. Una ragazza che la si ama per quello che é, per il suo essere, appunto, libera.

Il brano, dalle sonorità fortemente legate alle chitarre e con una dosata crudezza sonora che richiama il rock degli anni zero, ritrae una storia d’amore di cui questa volta Lorenzo è spettatore e non protagonista.

Questo sentimento è un’intreccio di culture, spiriti etnici e diversi folklori, che si fondono grazie alla passione e il desiderio, abbattendo le barriere dei pregiudizi e gli ostacoli dei luoghi comuni.

«Nata libera è un tuffo nei suoni alternative rock degli anni 2000 che fa da cornice a liriche che affrontano un intreccio sentimentale che respira larghezza di vedute, passione ed inclusione.»

Il singolo anticipa l’uscita del disco “ossitocile” che arriverà nel 2025, sempre con questa etichetta, questo team di produzione e con una band d’eccellenze toscane per le date future, formata da Giacomo Loré alla batteria, Leo Caleo alla chitarra, Nicola Sciarpa alle tastiere e Timo Orlandi al basso.

ASCOLTA il brano nella PLAYLIST ufficiale di MusicLives su Spotify : RETRO’ VIBES

Il Cile SOCIALS: Instagram – YouTube – Spotify

Leggi anche -> Smatik in the Jungle, No Good, biVio – Songs of the Week

Stay Rock!

AlEmy

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